Ispettori della Regione a Fondazione Calabria Etica

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Lamezia Terme - Si sono insediati gli ispettori inviati dal governatore Oliverio a Calabria Etica. La triade, che compone specifica commissione, è formata da Luigi Bulotta, Vincenzo Caserta e Filippo di Cello. I tre avrebbero già acquisito la documentazione necessaria sulla gestione del presidente Pasqualino Ruberto della Fondazione. Calabria Etica, è bene ricordarlo, nasce appunto come Fondazione 13 anni fa come uno dei tanti rami della Regione Calabria rivolto all’assistenza sociale delle famiglie più disagiate. Nel tempo l’attività si espansa comprendendo varie forme di assistenza anche grazie ai fondi messi a disposizione della Fondazione da parte della Regione Calabria.

Ma non solo, Calabria Etica attinge anche parte delle sue risorse dal Fondo Sociale Europeo per finanziare diverse attività tra cui la contrattualizzazione di giovani co.co.co. E proprio sull’ assunzione a tempo determinato di tanti giovani, in particolare 550 co.co.co. è scoppiata nei mesi scorsi una polemica che arrivò fino in parlamento e che verteva proprio sul fatto che, essendo già in campagna elettorale per le regionali, un ente regionale che gode di soldi pubblici non avrebbe potuto continuare a stipulare contratti e convenzioni che avrebbero potuto poi essere utilizzati come ritorni a fini elettorali. Una polemica questa, che spinse anche la presidente facente funzioni Antonella Stasi ad emanare specifica circolare perché ci si limitasse in tali attività in vista delle elezioni regionali. Ad essere coinvolta non fu solo Calabria Etica ma, per l’assunzione di co.co.co., anche l’assessorato al lavoro con a capo Nazzareno Salerno, ora consigliere regionale e che a Lamezia Terme, ad esempio, è stato il più votato rispetto a tanti altri candidati.

Il neo presidente Oliverio, nel suo discorso contro gli sprechi regionali, parlò di situazione “intollerabile” e aveva specificato, parlando delle strutture in house della Regione, come in molte di queste siano presenti “sprechi, inutilità e risorse che alimentano solo condizioni di privilegio assolutamente insostenibili ed intollerabili”. Da qui la decisione di inviare gli ispettori per acquisire tutta la documentazione necessaria. Dal canto suo, Ruberto, aveva replicato nei giorni scorsi di essere disponibile a confronto con il neo Governatore della Calabria e con eventuali ispettori dichiarando di aver agito “in piena legalità”. C’è da dire che l’opera di controllo messa in piedi da Oliverio non si ferma alla sola Calabria Etica ma prevede invio di ispettori anche a Fondazione Field e Calabria Lavoro.

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