Lamezia, Barbanti (Pd): “Una riforma per recuperare gap che ha la Calabria col resto dell’Italia"

barbanti-pd-lamezia.jpg

Lamezia Terme – Manca  una manciata di giorni al referendum costituzionale del 4 dicembre. A discutere le ragioni sul perché votare sì alla riforma sono stati, (nella segreteria politica Pd dell’onorevole Sebastiano Barbanti), alcuni rappresentati del partito democratico, l’onorevole Sebastiano Barbanti, il responsabile economia e lavoro della segreteria nazionale del Pd Filippo Taddei e il Consigliere Comunale di Bologna Marco Lombardo. L’incontro è stato moderato da Federico Leone che ha introdotto gli ospiti relatori. “Una riforma per recuperare il gap, il divario che la Calabria ha con il resto dell’Italia”. Questo il significato della riforma secondo l’onorevole Sebastiano Barbanti che nel suo intervento ha ribadito i cambiamenti positivi che la riforma porterà all’intero Paese e nelle regioni del Mezzogiorno, “sarà un toccasana per la nostra regione in più ambiti: nei trasporti, nella sanità e nel lavoro, saranno infatti avvantaggiati i giovani nell’espletamento dei concorsi pubblici trasparenti e nei quali sarà premiata la meritocrazia, le donne avranno una maggiore rilevanza nelle politica perché ce ne saranno di più e, il nostro Sud, con la riforma approvata avrà più competenze e potrà agire più fattivamente su situazioni disagevoli, per implementare il turismo sua vera ‘potenza di fuoco’. Il 4 dicembre saremo dunque a un bivio tra rabbia, cinismo e futuro. Ma la riforma - ha concluso Barbanti - riguarda non solo noi, ma il nostro Paese, il paese che vogliamo che è quello dell’innovazione, del progresso e non degli inciuci”.

bastaunsi.jpg

Filippo Taddei ha invece parlato in merito alla riforma del titolo quinto della Costituzione, forse uno dei cambiamenti più temuti, “questa modifica tocca non ciò che scrissero i padri costituenti ma solo le leggi sbagliate come quella del 2001 che allontanò  le competenze  fra Stato  e regioni”. Marco Lombardo ha annunciato i caratteri generali del referendum che porteranno “benefici e credibilità all’Italia intera”. Nel chiarire le intenzioni del quesito referendario, spiegandone anche i benefici che ne trarranno i cittadini in caso vincesse il sì, il consigliere comunale di Bologna, ha informato, “il voto confermativo sarà un modo per dare un aiuto concreto all’Italia nell’essere più credibile in Europa e quindi avere una certa importanza anche in ambito europeo”. “Non voteremo su un combinato disposto ma su un quesito referendario che nasce dopo due anni di lavori parlamentari il cui fine è di semplificare la macchina politica mandando via sprechi, Cnel, province e diminuendo il numero dei parlamentari ma, soprattutto, il bicameralismo paritario; in Europa l’unico paese ad averlo è proprio l’Italia, un sistema questo che si è dimostrato tutto tranne che perfetto e pertanto per nulla paritario o perfetto”.

“Questo bicameralismo - ha proseguito Lombardo - ha impedito in alcuni casi al Parlamento la sua piena funzione legislativa, causa proprio i troppi rimpalli fra le due camere (Senato e Deputati)”. "I senatori - ha aggiunto - non avranno due compiti, perché se ai deputati spetterà quello di fare le leggi, ai senatori (che saranno ridotti a 100) spetterà il compito di occuparsi delle autonomie locali. Senatori e deputati lavoreranno insieme solo in casi eccezionali come nelle approvazioni di leggi importanti, come appunto riforme inerenti la Costituzione”. “La riforma non contempla nessuna deriva autoritaria, ma - nell’elogiarne la validità - essa vuole restituire solo dignità al Parlamento e finora contro questa si è detto di tutto e di più ma non si è detto nulla del suo vero significato il 4 sarà quindi un'occasione storica per rendere l’Italia all’avanguardia parificandola agli altri stati europei attualizzando e vivificando rendendo la costituzione attuale e vivificarla”.

Francesco Ielà

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA