Lamezia, Cavaliere: Mascaro renda pubblica Memoria inviata alla commissione d'accesso antimafia

claudio-cavaliere.jpgLamezia Terme - “Da tempo ho avuto modo di leggere la ‘Memoria illustrativa inerente l’accesso’ scritta dal sindaco Mascaro in data 6 settembre. Francamente tutta questa riservatezza appare incomprensibile”. Lo sostiene, in una nota, Claudio Cavaliere che, aggiunge “non ci sono segreti di Stato in quelle pagine, non fosse altro che lo stesso si premura di allegare innumerevoli articoli di cronaca sulle vicende cittadine e a ripercorrere vicende e atti con continui confronti con la passata amministrazione. Il governo della cosa pubblica implica la trasparenza e di documenti top secret non credo ci sia traccia nei sotterranei di Palazzo Maddame”.

“L’originaria professione del primo cittadino – continua Claudio Cavaliere - lo rende consapevole di quanto sia affare serio, talvolta antipatico, altre volte rischioso motivare le ragioni, qualunque esse siano, soprattutto perché soggette a contraddittorio. Sarebbe pertanto una raccomandabile controtendenza tra tante declamazioni se finalmente sviluppasse in chiaro quegli argomenti che appartengono in ogni caso alla comunità e solo minoritariamente al suo personale destino. Rendere pubblici quei motivi - che si presume siano le ragioni della città che rappresenta -  servirebbe ad una cosa sola, importante, alimentare una sana e trasparente discussione su una fase che, comunque si concluda, stiamo vivendo per la terza volta”.

“Tra i nostri difetti la memoria corta è senz’altro quella più comune. Difetto grave in politica, perché la razionalità delle scelte presuppone analisi esatte e se svanisce il passato – conclude Cavaliere - gli errori ricorrono continuamente. Per questo l’ambizione di chi governa non può ridursi a nascondere quello che ritiene siano dei problemi per la comunità amministrata. È sicuro, sulla base di quanto scritto, che nulla accadrà a questa consiliatura? Bene, renda i cittadini partecipi, chiarisca gli argomenti sulle quali si basa il suo pensiero e che ha messo nero su bianco, accetti il contraddittorio, e allora avrà reso un servizio alla città”.

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