Lamezia: Consiglieri Grandinetti e Benincasa chiedono attenzione a parlamentari lametini per evitare dissesto

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Lamezia Terme - Pubblichiamo la nota congiunta dei consiglieri comunali Mario Benincasa e Francesco Grandinetti dopo la sospensiva della Corte dei Conti in attesa del giudizio sul dissesto fissato per il prossimo 9 aprile. I due consiglieri chiedono unità d'intenti anche ai rapppresentanti parlamentari affinchè venga scongiurata per Lamezia l'ipotesi dissesto. Ecco cosa dicono i due consiglieri.

"Ora non c'è più tempo da perdere. Le persone vogliono risposte, le famiglie hanno necessità di sapere se ci sarà futuro per i propri figli. Le amministrazioni comunali non possono fare molto, ma possono imprimere quell'entusiasmo individuando nuove idee di sviluppo per far crescere le attività imprenditoriali, culturali che portino lavoro per i nostri concittadini. Ora che un primo obiettivo è stato raggiunto con la sospensiva ottenuta, serve ancor più di prima l'unità tra le forze politiche rappresentate in consiglio comunale per dire a gran voce che Lamezia Terme, in quanto tale, non merita il dissesto. Crediamo che l'unicità di intenti tra tutti possa rafforzare la convinzione che Lamezia ce la deve fare. Tra poco le province cesseranno di esistere ed il confronto alla pari con le città oggi capoluogo, senza avere addosso un senso di inferiorità che un dissesto potrebbe portare, può farci rivendicare tante occasioni perse. Anche a Roma si sta lavorando così o quasi: forze di Sinistra, di Destra e Centro sono uniti per avviare dei processi di sviluppo necessari per evitare il default del paese.  Per questo  abbiamo scritto a Matteo Renzi, anche se crediamo non ce ne fosse bisogno, perchè non è giusto pensare solo ad un decreto che salvi Roma o Napoli, senza considerare anche le esigenze delle altre città piccole o grandi che siano, che si trovino in situazioni analoghe. Se esiste per Roma l'esigenza di trovare soluzioni, deve esistere anche per le altre  che per molto meno si trovano in  condizioni simili. Invitiamo pertanto anche i parlamentari lametini a "spingere" in tal senso. Abbiamo quaranta giorni, non di quaresima, ma di voglia di riscatto per dimostrare che tutti, senza nessuno escluso, vogliamo  il meglio per Lamezia ed i lametini anche se a volte non lo dimostriamo".

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