Lamezia: Consiglio approva Piano Strutturale Comunale

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Lamezia Terme - Raggiunto il numero legale nella seduta del Consiglio comunale incentrata sulle manifestazioni d’interesse relative al Psc. La seduta inizia con la proposta del consigliere Cristiano, in relazione al suicidio dell’imprenditore lametino avvenuto nella giornata di ieri, di sospendere la convenzione fra Equitalia e il Comune di Lamezia Terme. Speranza risponde di aver già proposto di indire una gara per proporre un soggetto diverso che faccia le veci di Equitalia. Grandinetti annuncia di aver già programmato e organizzato una fiaccolata di solidarietà per la famiglia dell’imprenditore per domani alle ore 18:00 in piazza d’Armi.

Cristiano passa alla proposta di emendamento che preveda di inserire nel Reu la norma del silenzio-assenso per snellire le pratiche burocratiche nel settore dell’urbanistica rispetto alle concessioni edilizie, per velocizzare l’iter del rilascio del permesso a costruire qualora non sussistano vincoli ambientali e paesaggistici, e quando la risposta non giunga entro 60 giorni. E’ una norma già esistente ma si vorrebbe inserirla nel Reu per rafforzare e ribadire tale concetto nell’ambito dell’urbanistica lametina. Viene replicato che la norma viene già regolarmente applicata. Avviene comunque la votazione delle 15:57, e l’emendamento è approvato con 15 voti favorevoli e 1 astenuto. Si passa a questo punto alla discussione delle manifestazioni d’interesse, e viene chiesto dal consigliere Benincasa che ogni consigliere riceva un elenco cartaceo delle 111 manifestazioni d’interesse, già rese note via mail, e la richiesta viene accolta. La parola passa all’assessore all’urbanistica Zaffina il quale chiarisce che le 111 manifestazioni d’interesse previste nell’emendamento passato il 17 febbraio sono state suddivise in sei tipologie e verranno discusse in base a tale ripartizione. Il consigliere De Biase chiede subito che venga fornito un elenco delle manifestazioni raggruppate per tipologie. La seduta viene sospesa alle 16:16, per permettere di creare e fotocopiare l’elenco, e riprende alle 16:55.

De Biase prende la parola chiedendo il rinvio della seduta per l’eccessivo numero di assenti. “Non posso accettare che ci siano solo 6 consiglieri di maggioranza - dice De Biase - Il nostro voto deve essere maggiormente rappresentativo. Non è ammissibile che uno strumento così importante sia approvato con questi numeri”. La richiesta viene respinta dal Presidente perché “espressione della volontà un’unica parte politica”. Viene quindi richiesta da De Biase verifica del numero legale, con appello delle 17:03. Nel frattempo 4 consiglieri d’opposizione abbandonano l’aula. Con 9 presenti e 21 assenti il numero legale non viene raggiunto. Il Presidente decide di ripetere l’appello a distanza di  mezz’ora, e con 12 presenti più 1 la seduta viene considerata valida. I lavori riprendono con gli elenchi raggruppati, a disposizione di tutti.

Si comincia dalla tipologia due, cioè area urbana strategica di riqualificazione – riguardante lotti non completati in zona urbanizzata - con 8 manifestazioni d’interesse associate. La parola va all’architetto Pulella che procede ad elencare le proposte. Il Presidente chiarisce che se dovessero esistere conflitti d’interesse di cui i consiglieri sono a conoscenza è doveroso farlo presente. La votazione avviene alle 17:50, e con 2 astenuti - De Biase e Chirillo -  e 13 voti favorevoli, le manifestazioni d’interesse vengono approvate. A questo punto, in un momento di maggiore densità di presenze, viene rispettato un minuto di silenzio in ricordo dell’imprenditore lametino recentemente uccisosi. Si passa poi alla tipologia tre, area urbanizzata, e la votazione delle 18:02 sulle relative manifestazioni d’interesse ha esita positivo. A seguire la tipologia quattro, parco urbano, le cui manifestazioni vengono tutte approvate con regolare votazione, nello stesso modo quelle relative alla tipologia cinque, parco termale, e alla tipologie sei. Per quanto riguarda la tipologia uno, territorio urbanizzabile, vengono votate solo manifestazioni d’interesse già verificate come produttive. Le altre verranno approvate con riserva, e viene richiesto ai cittadini interessati di far presente entro 60 giorni se tali manifestazioni siano relative ad attività produttive o meno. Le sei manifestazioni già ritenute produttive vengono regolarmente approvate, con la costante l’astensione di De Biase e Chirillo, i quali presenteranno ora alcuni emendamenti al Psc da loro proposti. Il 12, sulla perimetrazione delle zone fatiscenti con premialità per la demolizione e ricostruzione degli edifici, non viene approvato, con la motivazione, fornita dal Presidente, che metterlo in atto ora porterebbe a procrastinare ulteriormente l’approvazione del piano. Un altro - riassuntivo di due emendamenti, il 9 e il 14 - sullo sviluppo urbano coordinato, viene ugualmente respinto, con Mastroianni astenuto. Vengono trattati insieme anche il 13 e il 7,  e respinti in unica votazione. Ancora un emendamento, l’11 , sullo studio del tessuto urbano, e il 10, sulla revisione strategica del piano in base alle potenzialità del territorio, entrambi respinti. L’ultimo emendamento, proposto da Chirillo, che chiede di portare su viale San Bruno la stessa edificabilità prevista su via del Progresso e via delle Terme, viene respinto.

Si passa dunque, dopo numerosi rinvii, all’approvazione complessiva del Psc, per come emendato. Nella votazione delle 20:04, con 3 contrari - De Biase, Chirillo e Caruso -  e 12 favorevoli  - Speranza, Grandinetti, Paola, Nicola Mastroianni, Petronio, Mario Benincasa, Carnovale, Vescio, De Sensi, Putrino, Palazzo, Sdanganelli - il Psc viene approvato e la città di Lamezia Terme si dota, dopo vent’anni, di un nuovo assetto progettuale. Sdanganelli parla di “grande fatica e impegno della giunta”, e rimprovera a De Biase che “se i suoi emendamenti non fossero stati proposti all’ultimo momento probabilmente sarebbero stati presi in maggiore considerazione”. Zaffina, infine, ha concluso dicendo che: “il Psc porta una speranza di sviluppo economico per tutto il territorio e risveglia le legittime aspettative di crescita lavorativa ed occupazionale”.

Giulia De Sensi

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