Lamezia, consiglio comunale: passa il bilancio 2016 senza l'opposizione in aula

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Lamezia Terme – Passa il bilancio 2016 ma con parecchi mal di pancia e l’opposizione che abbandona l’aula. Il sì al rendiconto di gestione di 2016 arriva infatti con i soli 15 voti della maggioranza e un'assenza "rumorosa". Si va dritti al sodo, bypassando quelle che sono state tutte le polemiche legate all’operazione Crisalide e alle relative dimissioni del vicepresidente del consiglio Giuseppe Paladino a seguito dell’avviso di garanzia ricevuto. A lui succederà ora Vincenzo Cutrì, che formalizzerà il suo ingresso in consiglio a fine mese dopo la rinuncia di Patrizia Nicolazzo.

Opposizione: “Ci saremmo aspettati in aula un confronto sull’operazione Crisalide”

Il Sindaco passa dettagliatamente in rassegna i numeri per l’approvazione del rendiconto 2016, e, terminata la sua lunga relazione, il centro-sinistra interviene attraverso le parole del consigliere Piccioni, che chiede invece di spostare l’attenzione sulla vicenda giudiziaria degli ultimi giorni. Si accendono i toni: “Ci saremmo aspettati – dichiara Piccioni - che lei dicesse qualcosa in merito. E’ in dovere di fornire risposte su quanto accaduto, perché la cittadinanza ha bisogno di chiarimenti". Tramite una nota congiunta, i consiglieri Piccioni e Villella e il Pd composto dalla Tropea, Mastroianni e Zaffina hanno così fatto sapere: “Si vuole privilegiare una discussione sul consuntivo, sicuramente importante, davanti ad una città in apprensione per il futuro e per la tenuta delle istituzioni democratiche” e ancora “il Sindaco negà così ogni possibilità, anche minima, di discussione e confronto”. Il presidente del consiglio De Sarro prova, in un clima infuocato,  a riportare l’attenzione su quella che è la discussione all’ordine del giorno, La proposta da parte del centro-sinistra non viene messa ai voti e i consiglieri, con poco dopo anche Davide Mastroianni e Mimmo Gianturco, abbandonano l'aula. 

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“Non mi sono mai tirato indietro nelle discussioni – afferma il Sindaco – ma questo dopo aver affrontato prima il bilancio”. Quanto chiesto da Mascaro all’opposizione, prima che lasciassero l’aula, era un voto di responsabilità per mandare avanti la macchina amministrativa: “votate sì o contestatemi, ma sui numeri”. Un bilancio che sarebbe dovuto arrivare in aula entro il 30 aprile e che dopo la diffida prefettizia, doveva a tutti i costi essere approvato pena lo scioglimento del consiglio. “Il rendiconto a Lamezia è stato storicamente approvato sempre con notevolissimo ritardo e non vi è stata mai approvazione prima del mese di maggio” chiarisce però in merito il primo cittadino. I revisori dei conti, presenti in aula, nella relazione, raccomandano maggior incisività nella riscossione dei tributi.

I numeri

Carte alla mano, il sindaco ha poi passato in rassegna i numeri. “Da oggi possiamo guardare al futuro con maggiore tranquillità” ha ribadito, facendo in particolare riferimento alla diminuzione del debito nei confronti della comunità. “Si rimborsano in pratica così 4 milioni di capitale e si riversa sulle future generazioni zero euro di prestito. Questo significa amministrare pensando alla comunità, ogni vostro congiunto avrà 110 euro in meno di debito”. Mascaro riporta inoltre la diminuzione delle entrate tributarie per 6 milioni a fronte degli 8 milioni nel 2015 e minori entrate di Imu e Tasi rispetto agli anni precedenti per circa 3 milioni. Diminuiscono le spese del personale con circa 60 dipendenti in meno, così come anche il debito del Comune in quota capitale di 8 milioni di euro. “E’ vero che si parla poi di diversi debiti fuori bilancio – aggiunge – ma in questi si è aggiunta anche la pesante eredità del debito acqua con la Regione Calabria”.

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15 sì dalla maggioranza

La maggioranza rimasta in aula si schiera compatta nell’approvazione di un bilancio che considerano “un atto di responsabilità nei confronti della città, con risultati tangibili sul piano dei conti” e bacchettando l’opposizione per essere uscita dall’aula durante l'approvazione di una pratica importante. La capogruppo di Forza Italia, Carolina Caruso, annuncia voto favorevole da parte sua e del consigliere Francesco Ruberto, chiedendo però al Sindaco “la possibilità di far tornare al Comune la riscossione della Tari, ora di competenza della Multiservizi”. Compatti nel percorso portato avanti dal sindaco (anche nelle vesti di assessore al bilancio), i consiglieri Di Spena, De Biase, Luigi Muraca ’64 e i componenti del gruppo “Patto per Lamezia”.

Si torna però anche sulla vicenda legata all’operazione Crisalide e alle motivazioni che hanno spinto l’opposizione ad abbandonare l’aula. “Con l’approvazione di questo bilancio apriamo una nuova fase – ha affermato il consigliere Nicotera – sulla legalità non ci siamo mai tirati indietro e non accettiamo lezioni da chi in dieci anni ha rovinato la città”. Il capogruppo di Lamezia Unita Luigi Muraca parla di “massima intransigenza nell’azione di contrasto alla criminalità che deve essere messa in atto con rigore”. 

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Sindaco Mascaro: “Chi resta coinvolto con la criminalità faccia un passo indietro”

La reazione del Sindaco all’approvazione del bilancio senza l’opposizione non è tardata ad arrivare: “Sono fuggiti perché non sapevano cosa dire sui numeri – ha affermato a gran voce – chi qui governa la città non guarda in faccia nessuno in quanto a contrasto alla mafia e lo si è visto in più atti. Se dovesse venire la commissione d’accesso - ha poi aggiunto in merito al paventanto rischio scioglimento ipotizzato su più fronti - metterò a disposizione tutto e non ho timore di nulla. Sul contrasto alla criminalità mi ero già espresso: chi resta coinvolto con la ‘ndrangheta deve fare un passo indietro. Sul consigliere Paladino sarà solo la magistratura a decidere ma intanto ha fatto bene a fare un passo indietro. Da qui invece io non andrò via – ha concluso – perché si è rispettata la legge che in tanti anni non è stata rispettata”. 

Alessandra Renda

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