Lamezia, Cristiano: "Città non ha bisogno del catanzarese Sergio Abramo"

massimo-cristiano-casapound.jpgLamezia Terme - "Chiediamo al commissario Alecci di chiarire alla citta' l'idea di firmare un protocollo d’intesa firmato fra Lamezia e Catanzaro sui 18.000.000 dell'agenda urbana, destinati  a Lamezia". Ad affermarlo Massimo Cristiano di Casapound che prosegue: "Ai tre Commissari diciamo che Lamezia non è in vendita e talune scelte spettano alla politica, pur rispettando il ruolo della Triade. Non e'un problema di contrapposizione o di campanile, ma semplicemente un problema di sovranita' territoriale in quanto, forse, questo e'il primo caso d'Italia. Il popolo lametino merita di essere informato.

Vogliamo capire- prosegue Cristiano - perche' si e'rivolto al comune di Catanzaro per programmare la progettazione degli interventi sul nostro territorio. E' un problema di tecnici comunali? E'un problema di Dirigenti? o altro? Vogliamo la verità'. Spiegate alla popolazione i motivi di questa scelta.  Lamezia non può concedersi a nessun territorio, tantomeno sulla gestione di fondi europei, rifiuti, sistema idrico e sanitario quest'ultimo, poi, già concessa trattandosi dell’Asp unica di Catanzaro. Per questa azione amministrativa davvero molto “brillante” non ci possono essere giustificazioni di alcun tipo. In questi mesi la Triade non ha trovato soluzione alle strutture sportive, ancora chiuse al pubblico (le nostre squadre giocano anche a Catanzaro), Ente Fiera e Multiservizi anch'esse rimaste completamente scoperte (sono senza presidenti e Cda) e la Sacal non è proprio pervenuta. 

Ad ogni modo, è certo che Lamezia non ha bisogno del catanzarese Sergio Abramo, di nominati per le società in house che scambiano la nostra città per le porte girevoli di un hotel, perché Lamezia può vantare valenti professionisti in ogni settore puntualmente ignorati dalla Triade. L’unica soluzione, Commissario Alecci, è fare un passo indietro ovvero un passo avanti per Lamezia, città che lei è chiamato a tutelare, amministrandola, per i prossimi mesi. Quindi, prima di firmare qualsiasi protocollo d'intesa fermatevi e parlate ai70.000 abitanti di Lamezia. Il popolo deve essere al centro di ogni scelta e la diplomazia lo strumento per tutelare il nostro territorio. Diversamente ogni azione unilaterale, senza il coinvolgimento del popolo, verrà intesa come atto ostile costringendo la città alla protesta di piazza. Aspettiamo un chiarimento pubblico". 

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