Lamezia, D’Ippolito (M5S) chiude campagna elettorale: “Abbiamo già vinto, lo dicono i numeri e le persone che ci sono state vicine”

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Lamezia Terme - Campagna elettorale agli sgoccioli anche per il M5S. L’ex candidato a sindaco della città Pino D’Ippolito, in corsa alla Camera per l’area Lamezia-Catanzaro, chiude con un comizio sull’isola pedonale di corso Nicotera affiancato dagli altri pentastellati in lizza, Bianca Laura Granato, Silvia Vono, Paolo Parentela. Le aspettative sul 4 marzo, per i grillini, sono tante, in vista anche del clima di sfiducia generale che ha portato il M5S a raccogliere parecchi consensi in tutta Italia. I candidati, dal corso di Lamezia, ritornano sui punti cardine del Movimento, dal reddito di cittadinanza, all’acqua come bene pubblico, sino alla globalizzazione selvaggia che sta mettendo in ginocchio l’economia locale e ai tagli sulla sanità.

“Abbiamo già vinto, lo dicono i numeri – esordisce D’Ippolito – lo dicono le tante persone che mi sono state vicine in questi giorni. In tutta la Calabria ho contato quasi 300mila contatti. Lunedì, qualunque sarà la posizione che occuperò, resterò comunque sempre dalla parte dei cittadini lametini rimasti delusi dalla Politica, a differenza ad esempio di un Talarico o Scalzo che qui non hanno avuto il coraggio di candidarsi".

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D’Ippolito ripercorre le varie vicende che hanno segnato la città, dal commissariamento per infiltrazioni mafiose, passando per il programma del Movimento con a capo Di Maio, fino a tornare sul recente episodio intimidatorio che l’ha colpito. “Lamezia sta affondando – prosegue – si trova nelle sabbie mobili priva di qualunque servizio e rappresentanza istituzionale”. Cita il recente caso del sequestro degli impianti idrici lametini, ma anche le strutture culturali e ricreative ormai inagibili, parlando di “vent’anni in cui la politica se ne è infischiata”.

Poi una proposta se dovesse essere eletto in Parlamento: “Se dovessi farcela – ha annunciato – presenterò un progetto per modificare la legge sullo scioglimento dei Comuni dando spazio alla volontà dei cittadini. Come gli stessi votano per eleggere il primo cittadino, alla stessa maniera dovranno farlo per mandarlo a casa. Se fosse stato così, non avremmo avuto i commissari prefettizi, il sindaco Mascaro lo avremmo mandato già via da tempo”.

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D’Ippolito ne ha per tutti i suoi avversari, da Viscomi, ad Abramo e Tallini, con il quale il dibattito durante la campagna elettorale è stato piuttosto infuocato. “Se decidete di votare un candidato – ha aggiunto poi – sappiate che il vostro voto andrà a tutto il pacchetto, che sia di centro-destra o di centro-sinistra. Il nostro scopo, con il voto di domenica – conclude l’avvocato – sarà quello di buttare la vecchia politica nel bidone dei rifiuti indifferenziati, perché nella vecchia politica non c’è nulla da riciclare”. 

A.R.

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