Lamezia, De Biase: proposte per una nuova idea di città

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Lamezia Terme - Pubblichiamo le note del capogruppo di Calabria al Centro, Salvatore De Biase.

 “Con il governo Mascaro, una nuovo volto per la città, una nuova storia, una nuova prospettiva, con una domanda che deve motivare l’intera classe politica: Quale vocazione ha Lamezia ? Ed ancora: E’ una citta con una specifica identità? Eppure Lamezia è città dei servizi - E’ Turistica - E’ Termale - E’ Archeologica- E’ città del Florovivaismo - Dei trasporti - Della  Convegnistica - Città della Fiera - Dell’agricoltura Del vino e Dell’olio – Con un’area industriale importante;   Eppure da tutto ciò, non trae i dovuti benefici come un territorio definibile città Regione, così come la immaginò, il Sen Arturo Perugini. Allora perché non pensare ad esempio ad un istituto tecnico aeronautico”, visto la struttura aeroportuale lametina, con annesso  un progetto di Meccanica aeroportuale? Perché non ipotizzare una Strada Lungo Il Bagni capace di collegare Le Terme Verso Il Mare, per superare l’attuale imbuto?  Una Vera Area Di Mercato Generale Di Lamezia Terme, Una grande area definibile Piazza dei Lametini, ovvero un luogo in cui riconoscersi come città e cittadini, con tre direttive di sviluppo:  Nicastro area istituzionale-scolastica-; Sambiase area fieristica-termale e produttiva-; S. Eufemia area convegnistica, dei trasporti e turistica, con una caratterizzazione secondo vocazione della città.

In tale contesto Favorire per esempio, un cosi detto “Tavolo Verde” per un coordinamento delle attività agricole, viste le tante aziende lametine, come Statti-Lento-Davoli-ecc, volte a far identificare  Lamezia, quale area produttiva vinicola ed dell’olio, e nel contesto, veramente quale baricentro logistico dei servizi regionali. Non può sfuggire, l’idea di raccordarsi con Il Mondo Universitario, per affinare proposte di sviluppo in collegamento con le organizzazioni sociali, economiche e culturali, con le categorie produttive, con una politica di ascolto, recuperando così, linfa, e novità  Realizzare a sud, Lungo l’ex discarica Bagni,  una sorta di parco del lametino, un progetto per un parco verde attrezzato, per un momento di svago e socializzazione, una sorta di polmone verde per la nuova citta’. Uno spazio viario congiungente tra Nicastro-Sambiase-S. Eufemia. Verso nord, una nuova un’arteria per una destinazione rivalutativa delle Terme collegate al Parco Mitoio, e in tal senso avviare un accordo con la FS per la ripresa dell’attuale linea Nicastro-Sambiase-S. Eufemia, per una sorta di metropolitana naturale di superfice di facile realizzazione, magari con una nuova “fermata da realizzare dove ora vi è il campo Rom, al servizio dell’Ospedale e del Comune?

Sognare costa poco. Ed allora Lamezia potrebbe candidarsi, per la sua realtà, quale area per una destinazione finalizzata ad un Autodromo, e perché no un Casinò, capace di attrarre interessi turistici, legati all’aeroporto, l’eventuale Porto, in un viaggio possibile nella nostra storia, nelle nostre tradizioni, in un contesto di percorso, storico-culturale religioso ed archeologico, cui Lamezia ha, senza di fatto, trarre benefici. Nel programma di governo, deve prendere corpo una nuova idea di città, moderna, avanzata futurista,  punto focale della Regione Calabria e il DUP in discussione dovrà tracciare alcune linee, da consegnare al futuro. Su queste basi, Lamezia, sotto il governo Mascaro, dovrà posizionarsi come territorio includente, soprattutto in una interazione tra gli ambiti intercomunali e con i paesi del corollario, per una nuova centralità”.

“Indignazione per danneggiamenti croce in memoria degli otto ciclisti”

“Rimaniamo sgomenti e indignati per gli atti vandalici compiuti ai danni della croce posta sul luogo dell’incidente che procurò la tragica morte degli otto ciclisti lametini”. E’ quanto afferma Salvatore De Biase capogruppo di Calabria al Centro al Consiglio comunale di Lamezia Terme. “Manifestando lo stato d’animo di tutto il gruppo consiliare, riteniamo che tali barbari gesti – sottolinea De Biase - offendano i familiari dei nostri concittadini e l’intera comunità lametina. Siamo assolutamente basiti di fronte a tali deprecabili episodi che ci auguriamo di non dover più commentare”. “La città di Lamezia Terme – osserva De Biase - ha ancora una ferita aperta che risale al 5 dicembre del 2010;  il tempo la non potrà più rimarginare. Si abbia almeno rispetto di una città e dei sentimenti che ciascuno di noi porta dentro”.  

 

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