Lamezia, De Biase sollecita commissari su azioni per risolvere principali emergenze in città

Foto--Salvatore-De-Biase_1e806_6826b_16541_b8302_401d9_30c2c_d035a_3c571_a178b-2_9e7ca.jpgLamezia Terme - Salvatore De Biase, già presidente del Consigio comunale, incalza i commissari che guidano il Comune per un primo bilancio sulle principali tematiche che toccano la vita della città. "La commissione straordinaria - si chiede - si sarà fatta un'idea di come Lamezia, potrà uscire dal brutto destino in cui è stata relegata? In sintesi, Lamezia, con il loro apporto, con quali obiettivi ed ambizioni, potrà a breve, essere protagonista ed uscire dal letargo in cui oramai da troppo tempo è costretta a sopravvivere?".

"Bisogna dire - aggiunge De Biase - che come lametini non pretendiamo miracoli dai Commissari, ma una semplice, seppur essenziale azione informativa, per una democrazia partecipata e trasparente, così da recuperare fiducia verso il governo della città, seppur straordinario. In breve, sarebbe utile sapere: sotto il governo straordinario, come si sta vivendo il presente? Come si guarderà al futuro della città? Gli incontri con i partiti, sindacati, associazioni, si susseguono; ognuno, per il bene assoluto della città, sollecita, propone, osserva, sostiene soluzioni di questo o di quel problema, esprime preoccupazione. I Commissari mostrano volontà, disponibilità, correttezza e visione complessiva e temporale programmabile, secondo i dettami della loro gestione”.

"Piacerebbe per esempio pensare che lo Stato, attraverso i Commissari, stia per risolvere la problematica sempre più emergente, dei cimiteri cittadini, dei loculi mancanti, che sono al collasso. Oggi più che mai, la città ha il diritto di conoscere la verità, questa, per bocca di chi non ha interesse a fare propaganda o a rinviare ad un dopo già vissuto i problemi che la attanagliano. Dopo oltre 60 giorni di governo “straordinario”, sarebbe auspicabile capire e conoscere per esempio, la reale situazione finanziaria dell’Ente; la prospettiva della sua maggiore partecipata (la Multiservizi); la carenza e il fabbisogno di personale; la posizione dei revisori dei conti, e quanto altro ne motivi l’esigenza e la sopravvivenza che il comune da tempo vive".

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