Lamezia: Dopo bocciatura Corte dei Conti capigruppo chiedono consiglio comunale e Grandinetti convoca stampa

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Lamezia Terme - Situazione politica confusa quella che si sta profilando in queste ore dopo l'anticipazione del giudizio negativo da parte della Corte dei Conti che ha sostanzialmente boccato il piano di risanamento adottato dal Comune per evitare il dissesto. Se da un lato, infatti, in un primo momento non sono trapelate note ufficiali c'è chi, come i capigruppo in consiglio comunale, hanno avanzato richiesta di convocazione urgente di un consiglio comunale per la giornata di domani (mercoledì). Questo è quanto si apprende in una nota da parte del consigliere comunale Grandinetti, presidente della Quinta Commissione consiliare, che aveva appoggiato il sindaco sul Bilancio per evitare il dissesto. Lo stesso Grandinetti nella nota ha reso noto di aver convocato una conferenza stampa per oggi pomeriggio per fare il punto della situazione e spiegare le sue prossime mosse politiche.

REAZIONI

Udc: “Ora si pensi veramente a tutela Lamezia evitando paralisi amministrativa”

“Nonostante tutto, siamo dispiaciuti per quanto ricadrà sulla città perché speravamo che tutto ciò non accadesse. Da tempo i consiglieri comunali dell’Udc avevano denunciato pubblicamente i capestri errori e le diverse superficialità nella gestione della macchina comunale, ovviamente senza essere ascoltati da chi proponeva e raccontava di un “Modello Lamezia” come fonte di virtù e pregi da assumere come esempio per i comuni di tutt’Italia. Il dissesto sarà sciaguratamente l’onta peggiore che Lamezia Terme abbia mai subito perché, purtroppo, oltre a certificare le incapacità di chi l’ha amministrata malissimo in questi anni, farà sì che la città venga sottoposta ad un commissariamento lungo, con conseguente impossibilità di contrarre mutui, un’annichilita capacità di spesa e con le tariffe ed imposte comunali innalzate al massimo per almeno 5 anni. Non sono bastati i diversi “Messia” chiamati da fuori regione dall’attuale amministrazione comunale, in barba alle tante intelligenze calabresi e lametine tenute a debita distanza dalla macchina amministrativa comunale, a dare linfa vitale alla città ed ai suoi polmoni vitali. Era chiaro a tutti, tranne a chi lo ha votato, che anche il piano di rientro prospettato dall’attuale Giunta non aveva i requisiti minimi per essere credibile dinanzi alla Corte dei Conti perché ricalcava le scarse e scarne prospettive, nonché, gli errori compiuti in questi anni di chi ha governato la città. Speriamo che si voglia adesso davvero tutelare Lamezia, scongiurando inutili e sterili polemiche e soprattutto evitando strade che possano portare la città ad una ulteriore dannosa paralisi amministrativa”. 

 Cristiano (La Destra): “Decisioni Sindaco invece di tagliare superfluo hanno inasprito pressione fiscale”

"Tutte le valutazioni di tipo politico ci riserviamo di apporle domani in sede di Consiglio Comunale al cospetto della città e dopo la riunione politica indetta per questa sera dal Movimento Territorio e Lavoro-La Destra Ma, in un momento così difficile per la nostra città, non possiamo esimerci, come Movimento, da considerazioni di tipo pratico, in linea con quello che è successo il 16 dicembre in merito all’approvazione del bilancio 2013. Anche la Corte dei Conti ha apposto il sigillo, sulla tesi che noi come gruppo politico Movimento Territorio e Lavoro-La Destra abbiamo da sempre sostenuto sia in sede di Consiglio (verbalizzate) e sia fuori dal Consiglio (vedi apposita conferenza stampa prima dell’ approvazione del Bilancio di previsione 2013) una battaglia per sostenere che, le decisioni assunte dal Sindaco e dalle forze politiche che lo hanno sostenuto (PD-SEL-Grandinetti per Lamezia) in fase di approvazione di Bilancio 2013, invece di andare nella direzione di tagliare il superfluo (su tutti, finanziamento ai rom e capitolo cultura inteso non come promozione culturale ma come forma di finanziamento a certe cooperative “amiche”), per sanare un buco di bilancio da loro stessi creato, hanno optato per l’inasprimento della pressione fiscale, tentando di spremere ancora di più come limoni i già esausti contribuenti lametini (qualcuno rincorrendo l’eterno sogno della poltrona a discapito della povera gente). La strada intrapresa è stata sonoramente bocciata dalla sezione regionale dei Corte dei Conti, che ribadiamo è un luogo di alti contabili e non di dirigenti nominati da certe segreterie di partito, infatti la sezione di controllo ha dichiarato illegittima la delibera IMU 2013 approvata fuori i termini di legge, per come dice il testo unico enti locali differito con la legge 6 giugno 2013 (chi ha dato il parere favorevole è stato il Dirigente D’Ambrosio) e disposto di applicare le aliquote 2012 (per come dice la legge) quindi niente aumento, per i nostri concittadini a cui dovrà essere restituita la somma pagata in questi giorni, quindi si ritorna allo 0,4 x mille sulla prima casa, e 0,76 per mille sulle seconde. Su questa vicenda aspettiamo ora le dimissioni di chi ha creato questo scempio sulle spalle dei cittadini onesti, prima che i danni diventino sempre più irreversibili. Quando una corte di contro controllo contabile parla di inefficienza reiterata cosa si aspetta a mollare gli ormeggi"?

Movimento Cinque Stelle: Su aumento illegittimo Imu avevamo ragione noi

"Le esternazioni di Speranza in merito allo stato di disseto del nostro comune, dichiarato dalla Corte dei Conti, destano sconcerto. Per la superficiale arroganza che è stata il segno distintivo della sua amministrazione e dei suoi sodali. Sostenere che Lamezia non merita il dissesto dopo averlo, irresponsabilmente, causato arreca ulteriore offesa all’intelligenza della maggior parte dei cittadini che, ormai stanca, si spera abbia capito di che pasta è fatta l’intera classe politica che ha spadroneggiato impunemente in città, da venti anni a questa parte. Nessuno tra consiglieri, assessori e dirigenti comunali è esente da gravi responsabilità per aver appoggiato, in entrambe le consiliature, un Sindaco senza maggioranza che ha resistito elemosinando voti e che, dopo aver ridotto la città al lumicino, pensa soltanto a salvare il proprio futuro politico scaricandosi costantemente delle proprie responsabilità, usando mezzucci da venditore di fumo. Ed infatti uno dei punti cardine del provvedimento di dissesto della Corte dei Conti riguarda l’illegittimità della delibera comunale con la quale, a dicembre, era stato deciso l’aumento dell’IMU e contro la quale il nostro Meetup ha proposto ricorso al TAR, comunicandolo anche alla Corte stessa ed al Prefetto. Evidentemente ciò che abbiamo sostenuto nel ricorso è stato ritenuto fondato già dalla Corte stessa che ha dovuto prendere atto della scorrettezza del bilancio presentatogli dal nostro comune, basato com’è su una previsione di introito dall’aumento dell’aliquota Imu, che mai avverrà! Il Sindaco della legalità e della trasparenza con l’avallo di parte della, altrettanto sedicente, opposizione aveva provato a salvare sè i suoi dal dimenticatoio politico, aumentando le aliquote comunali ai cittadini, per restare in sella al carro delle regionali o prossime politiche ma per fortuna di tutti, questa volta la legalità ha trionfato. E ciò grazie anche alla attività di vigilanza sull’operato della Giunta che contraddistingue il Movimento Cinque Stelle e che noi del Meetup lametino abbiamo attuato durante gli ultimi mesi e che continueremo a portare avanti insieme con proposte concrete per far ripartire Lamezia, consegnata ai cittadini, dalla giunta Speranza, morta socialmente culturalmente e finanziariamente".

 

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