Lamezia, Gianturco e Foti (FDI): “Città allo sfascio, programmare il futuro è vitale”

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Lamezia Terme – “Lo sfascio della città di Lamezia Terme è abbastanza evidente a tutti, oltre che denunciarlo da mesi in Consiglio ed alla stampa locale. Ma forse questo non basta, forse occorre denunciare a livello nazionale lo scempio che si sta perpetrando nei confronti di tutti i cittadini e di una città che non ha mai raggiunto un livello così basso. Non c'è più tempo: servizi, territorio, igiene ed arredo urbano, sanità, il Campo Rom di Scordovillo, trasporti e mobilità devono essere ripensati e soprattutto gestiti. Partiamo da questi ultimi aspetti. Lamezia ha necessità di pensare in grande per il suo futuro, perché il sistema dei trasporti e la mobilità sono la base per la crescita e lo sviluppo del territorio, economico e sociale. Diversamente si corre il rischio dell’isolamento, più di quanto avviene oggi. Ciò non deve distogliere l’attenzione dall’importanza della nostra città dal punto di vista agricolo, commerciale, industriale ed infrastrutturale per la posizione baricentrica nella regione. Ma sembra che tutto ciò non interessi a questa amministrazione, molto attenta invece al presenzialismo ultra locale. Non è difficile, se si pongono in essere organizzazione, tempi e modalità, pianificare e progettare una profonda rivisitazione del sistema mobilità-territorio-servizi. Ancora non ci siamo resi conto che Lamezia deve essere pensata come fulcro del sistema di collegamento dei trasporti tra Cosenza e Catanzaro. Lamezia è quella città in cui deve essere ripensato il sistema di Trasporto Pubblico Locale organizzato a servizio di tutti i punti strategici del territorio, il quale deve essere inteso anche come conubarzione con la prima cintura dei comuni. Aeroporto, Stazione, centro commerciale, ospedale e borghi antichi devono essere connessi attraverso un servizio metropolitano cosiddetto “corridoio di qualità". Il sistema di mobilità in ambito urbano e suburbano deve prevedere una diversa gestione focalizzato innanzitutto sull'innovazione e sul green sostenibile. A Lamezia Terme non vi è traccia di car sharing, car pooling, micromobilità, bike e scooter sharing. Nulla di tutto questo. I poli turistici, come abbiamo già denunciato, sono abbandonati. Gli scavi di Terina, il bastione di Malta, i tre centri storici meritano un'altra attenzione anziché l'oblio del dimenticatoio. Non ci vuole molto, lo ripetiamo. Organizzazione e buona volontà, caratteristiche che non sono intrinseche a questa Amministrazione. Evitando di fare voli pindarici la nostra città ha necessità di attuare interventi programmatici mirati alla promozione di modalità innovative di trasporto basate sul paradigma della sharing economy. ICT ed innovazione sono già il passato dei sistemi di mobilità. Oggi occorre parlare di sistemi avanzati di mobilità che mettano in connessione utenti di molteplici target. Occorre guardare avanti. Siamo invece ancorati al vivere alla giornata, presenziare alle aperture di sagre ed eventi ma non si prendono le dovute responsabilità sul programma futuro di una città. Fratelli d'Italia, attraverso i banchi della minoranza, non ha mai smesso di segnalare questo stato di pre coma della città, anzi ha sempre stimolato il dibattito costruttivo imperniato sulla crescita della nostra città. Adesso non c'è più tempo: Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, Piano Nazionale Complementare, Programma Operativo Regionale sono una realtà e non possono più attendere. Se questa Amministrazione non è capace di pianificare e programmare il futuro di questa città lo dica apertamente e si metta da parte”. Così Mimmo Gianturco, consigliere Comunale Fratelli d’Italia e Marco Foti, dirigente nazionale del Dipartimento Trasporti Fratelli d'Italia.

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