Lamezia: Gruppo consiliare Pd risponde a vicesindaco Muraca

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Lamezia Terme – Pubblichiamo la nota del gruppo consiliare del Partito Democratico (Giuseppe Petronio, Aquila Villella, Giovanni Gallo, Mariolina Tropea, Rosa Andricciola) in replica al comunicato del neo vice sindaco Francesco Muraca. “Non per il gusto di alimentare polemiche pretestuose che non ci appartengono, - si legge nel comunicato - ma per amore di verità e per il rispetto dovuto ai cittadini che hanno diritto ad una corretta informazione, replichiamo alle scomposte reazioni di Francesco Muraca ad una nostra nota che dichiarava la sorpresa del gruppo consiliare del PD per un'operazione dallo stesso condotta in tutta fretta, all'insaputa del gruppo consiliare e dei dirigenti del partito di appartenenza in quota al quale lo stesso accampa riconoscimenti e postazioni”.

“Sorpresa più che legittima - continua - stante il fatto che quel “fermati” a cui il dottor Muraca fa riferimento e che nega di avere avuto, che è poi all’origine del rammarico del gruppo consiliare di cui nella nota, da parte degli organi superiori del partito ci sarebbe proprio stato. Di fronte ad una scorrettezza politica da stigmatizzare con provvedimenti sanzionatori di ben altra portata era il minimo che si potesse fare proprio in nome di quella correttezza alla quale “autorevolmente” si richiama ma che non si riscontra nei suoi comportamenti”.

“Ne consegue – aggiungono - che l’uso del termine kamikaze, evidentemente adoperato scherzosamente in quel contesto, ora assunto nella sua accezione deteriore, non è per nulla azzardato ove lo si inquadri nell’attuale scenario dei processi politici in corso all’interno del PD. Poichè, mentre gli organi dirigenti del partito stanno lavorando alacremente per creare unità e coesione fra le varie sensibilità, atti unilaterali ed autonomi di singoli personaggi che non trovano giustificazione alcuna se non nell'ottica dei personalismi, non possono sortire altro effetto che quello di fare implodere il processo virtuoso avviato e perseguito con determinazione e fatica. La veste di salvatore della patria, poi, in questa circostanza, è quella che meno gli si addice perché la scelta risulta essere tutt’altro che disinteressata; la tattica del movetur ut promoveatur, infatti, è fin troppo nota per conferire il diritto di reclamare la medaglia al valore”.

“Quel che infine in questa vicenda ci rammarica e ci offende è che, a fronte di rilievi che nella nostra nota facevano riferimento al ruolo istituzionale ed alle funzioni e regole ad esso connesse, si risponde con cadute di stile ed attacchi alle persone decisamente inqualificabili. Se questo è il terreno di confronto su cui ci si riporta, ebbene: ben venga “il forte gusto per il vintage” se esso costituisce l’unico antidoto per contrastare un dandismo tanto insulso quanto corrosivo. In riferimento alle prese di posizione del gruppo, esse sono state generalmente improntate a quell’equilibrio che lo ha sempre contraddistinto ma l’accusa di codardia potrebbe anche starci se ci si riferisce alle circostanze in cui, all’inizio della consiliatura, il gruppo non ha avuto il coraggio di sostenere una candidatura alla presidenza diversa dalla sua o successivamente quando, in presenza di una mozione di sfiducia, nonostante le molte riserve, il gruppo ha sentito il dovere di difenderlo. Tant’è, spesso nella vita, come nella politica, il rispetto delle regole del gioco ti frega.

Quanto, poi, alle “belle statuine”, - concludono - qualcuna l’avrà certamente vista ogni qualvolta si è guardato allo specchio”. 

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