Lamezia: le osservazioni di Italia Nostra sul Psc

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Lamezia Terme - Pubblichiamo le osservazioni sul piano strutturale comunale da parte di Italia Nostra.

Sugli elaborati adottati manca la firma del tecnico incaricato
L'articolo 49 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267 (TUEL), al comma 1, prevede che: 'Su ogni proposta di deliberazione sottoposta alla Giunta e al Consiglio che non sia mero atto di indirizzo deve essere richiesto il parere, in ordine alla sola regolarità tecnica, del responsabile del servizio interessato e, qualora comporti riflessi diretti o indiretti sulla situazione economico-finanziaria o sul patrimonio dell'ente, del responsabile di ragioneria in ordine alla regolarità contabile. I pareri sono inseriti nella deliberazione'. Il comma 4 del medesimo articolo dispone, poi, che: 'Ove la Giunta o il Consiglio non intendano conformarsi ai pareri di cui al presente articolo, devono darne adeguata motivazione nel testo della deliberazione’.

Art. 50 bis POLO TURISTICO E TERMALE

Comma 2 L'ambito compreso tra la fascia boschiva di proprietà pubblica e le aste fluviali Zinnavo e Amato, per la profondità di 300 mt e nel rispetto dei vincoli vigenti, viene classificato come Ambito di selezione del territorio urbanizzabile, ai soli fini della realizzazione di strutture turistiche ricettive attraverso manifestazioni d’interesse prodotte da privati singoli o associati ed approvate dal Consiglio Comunale
Non si evincono le indicazioni tecniche per come attuare gli interventi. L’utilizzo di questa fascia dei territorio andrebbe regolamentata con norme chiare ed inequivocabili. In questo modo si lascia tutto all’arbitrio.
Comma 2 Restano comunque confermate le previsioni di dettaglio già indicate nella tavola 1.2 – Progetto urbano, per la realizzazione del polo turistico comunale in continuità con l’ambito del piano comunale per l’utilizzo dell’arenile (Piano Spiaggia) Nella tavola non si evincono queste previsioni di dettaglio. Una tavola in “scala anomala” 1:13000 no è certo di dettaglio.

Art. 61 CENTRI STORICI

Comma 17 La manovra perequativa di cui all’Art. 16 riconosce la premialità in diritti edificatori per gli interventi di Recupero di fabbricati ricompresi nei Centri storici. I diritti edificatori si attuano nei modi previsti ai comma 3 e 4 dell’Art. 53 comma 1, a) e b), rispettivamente:
a) su suoli del Territorio urbanizzato, nella disponibilità del proprietario, anche se di proprietà di terzi, del fabbricato oggetto dell’intervento di Recupero;
b) su suoli resi disponibili dall’Amministrazione comunale nel quadro della manovra perequativa;
c) attraverso la cessione di tali diritti a terzi proprietari od operatori ai sensi della normativa vigente.

Comma 18 La premialità in diritti edificatori si applica con i seguenti criteri:
a) negli interventi di Restauro, R3, di Restauro e risanamento conservativo, R4,di Ristrutturazione edilizia, R6.2, la premialità corrisponde ad una Capacità edificatoria pari al 100% della Su del fabbricato oggetto di intervento di Recupero nel Centro storico;
b) negli interventi di Ripristino tipologico, R5, la premialità corrisponde ad una Capacità edificatoria pari al 200% della Su del fabbricato oggetto di intervento di Recupero nel Centro storico;Si aprono le autostrade per una diffusa speculazione edilizia, che oltre a degradare i Centri Storici con interventi che possono essere discutibili se non inseriti un dettagliato piano di recupero e di riuso del territorio, svaluteranno il valore degli immobili esistenti.
Con la cessione a terzi dei diritti, verranno creati nuovi consumi di territorio, contrariamente a quello che è il fine del PSC e delle Norme di indirizzo sovracomunale.

CAPO 16 AMBITO DEL TERRITORIO URBANIZZABILE

Articolo 69 Specifiche finalità. Accordi preliminari, pianificazione attuativa e pratiche perequative. Successive fasi di intervento
1. L'ambito del territorio urbanizzabile sarà individuato, all'interno delle aree già definite come Ambito di selezione del territorio urbanizzabile nel Documento Preliminare approvato con Delibera di Consiglio Comunale n. 19 del 13 luglio 2010, in sede di pianificazione generale dopo il raggiungimento degli obiettivi principali di sostenibilità riferiti agli ambiti urbanizzati fissati dal QTPR. Nel REU ogni riferimento al
territorio urbanizzabile è soppresso.
2. L’ambito del territorio urbanizzabile sarà individuato in sede di pianificazione operativa dopo il raggiungimento dei seguenti obiettivi principali di sostenibilità riferiti agli ambiti urbanizzati:
a) Ammagliamento del tessuto urbanizzato sfrangiato;
b) Omogeneità del disegno urbano a seguito di riempimento dei vuoti urbani; c) Mitigazione del consumo di suolo agricolo21.
c) Mitigazione del consumo di suolo agricolo.Il PSC è anche POT quindi andrebbero già indicate le aree di futura urbanizzazione, soprattutto per non ritrovarsi ancora un territorio sfangiato occupato a macchie di leopardo. Inoltre, non indicando dettagliatamente (in termini di estensione superficiale di previsione) le aree ove si prevedono le immense pratiche perequative, si rischia di rendere vana la stessa pratica.Come si possono attuare i successivi articoli:
Articolo 71 Aree urbane strategiche di riqualificazione selezionate in fase di adozione del PSC (quale sono stati i criteri di adozione/esclusione di queste aree?)
Articolo 72 Ambiti del Territorio urbanizzabile a basso carico urbanistico
Articolo 73 Suoli non selezionati nell’Ambito di selezione del Territorio urbanizzabile. Zona agricola periurbana e Insediamenti diffusi. Ulteriori fasi di selezione. Programmi di recupero degli insediamenti abusivi
Sono state individuate delle aree per gli Insediamenti diffusi all’interno delle quali sono ricompresi insediamenti abusivi. La regolamentazione di queste aree appare non chiara in quanto non si capisce bene come collocare e recuperare gli insediamenti abusivi. Il disegno di questo territorio, molto variegato, doveva essere più dettagliatamente regolamentato avendo priorità nell’individuazione reale degli insediamenti Abusivi con l’attuazione di specifici Programmi di Recupero Urbani.

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