Lamezia: le precisazioni dell’assessore Gullo sul servizio mensa

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Lamezia Terme - “Reputo opportuno, ma soprattutto necessario, fare  chiarezza su alcuni aspetti che interessano il capitolato d'appalto relativo al  servizio mensa erogato dal Comune a mezzo della Ditta aggiudicataria, Cardamone Group”. Esordisce così Elisa Gullo, assessore alle politiche sociali al Decoro ed al Urbano Verde Pubblico, in una nota, in risposta alla questione sul servizio mensa nelle scuole.

“Si stanno susseguendo in questi giorni numerosi comunicati e note, le quali hanno contribuito a recare tanta confusione su tale servizio. E' pacifico che la Ditta ha, per sua stessa ammissione, servito in alcune scuole un secondo piatto di pesce cotto ‘a vapore’ e non gratinato, cambiandone il gusto e rendendolo non gradevole. Ciò posto, la Scrivente ha immediatamente richiamato la Ditta Cardamone Group chiedendo loro di relazionare in merito all'accaduto e di produrre tutte le certificazioni attestanti la qualità merceologica dell'alimento in questione, atteso che, come da capitolato, la Ditta quotidianamente conserva una certa grammatura del prodotto oggetto di menù per i dovuti accertamenti sanitari (art. 17). Conseguentemente, ho  dato immediatamente direttiva alla Dirigente di Settore, Dott.ssa Bambara ed al responsabile del servizio Sig. Terenzio, di avviare le attività di controllo sulla qualità merceologica degli alimenti e sul rispetto degli standard quantitativi dei pasti serviti, il tutto investendo le competenti autorità. Soltanto all'esito di tali verifiche l'Amministrazione potrà stabilire precise responsabilità e conseguenti provvedimenti da adottare”.

“Le richiamate penalità - spiega ancora l’assessore - di cui all'art. 27 del capitolato d'appalto, cui il Consigliere Gianturco ‘pare aver fatto le pulci’,  sancisce l'applicazione di ammende per variazione arbitraria del menù da parte della Ditta aggiudicataria. Nel caso di specie però nessuna variazione è stata apportata al menù che, in quella data, riportava quale secondo piatto il Merluzzo. Tra l'altro, proprio perchè i menù sono inderogabilmente vincolanti per la ditta, la tipologia di prodotto utilizzato era conforme al menù predisposto previa indicazione e parere della competente autorità sanitaria. L'Amministrazione dunque ha posto in essere tutte le attività necessarie ed utili per fare chiarezza sull'accaduto al fine di stabilire il precipuo rispetto delle prescrizioni contenute nel capitolato”.

“Oltre al servizio di refezione scolastica - precisa infine la Gullo - il capitolato d'appalto prevede la fornitura di pasti a domicilio per anziani e per gli utenti della casa di riposo comunale. Su tale servizio occorrono delle precisazioni. Attualmente la Ditta fornisce 23 pasti a domicilio per anziani ed il servizio è attivo tutti i giorni della settimana. Riguardo invece la casa di riposo comunale, sfugge all'attento Consigliere Gianturco, che avendo il Comune esternalizzato il servizio di gestione della casa di riposo comunale, il servizio di refezione è passato in mano a privati. Dunque, se è vero che lo stesso capitolato d'appalto, all'art. 14,  sanciva l'obbligo per la Ditta di organizzare, anche in propri locali, il pranzo per le festività ivi elencate, si palesa il disposto sancito all'art. 6 ove tale obbligo viene meno in virtù della ridetta esternalizzazione. Tali considerazioni sono dovute al fine di evitare ulteriori allarmismi in ordine a problematiche inesistenti ma troppo spesso montate ad arte per il solo fatto di non saper leggere attentamente gli atti di cui si dispone e senza avere la cognizione esatta ed informata dei servizi che fanno capo al Comune”.

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