Lamezia, lettera aperta di Zizza: "Tanti attacchi dopo ricorso, ho cercato solo verità e giustizia"

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Lamezia Terme – In una lettera aperta, Silvio Zizza, ex candidato a sindaco per il Movimento 5 stelle nelle ultime comunali di Lamezia, affida il suo sfogo dopo il ricorso al Tar e poi al Consiglio di Stato e si definisce “un semplice cittadino che chiede legalità”. Zizza, fa una cronistoria dei fatti per raccontare, dice “quello che mi sta succedendo da quando io e la lista del M5S abbiamo fatto ricorso prima al Tar e poi al Consiglio di Stato, per quanto riguarda le scorse elezioni comunali di Lamezia”. 

E, racconta: “la Prefettura di Catanzaro, delegata dal Tar alla verificazione dei verbali delle 48 sezioni e ove richiesto anche al riconteggio delle schede, a seguito di ricorso fatto da due ex-candidati a sindaco per la città di Lamezia Terme, a fine settembre 2020, nella relazione inviata al Tar, certificava più o meno così: "quasi ogni incongruenza, vizio o errore, dedotti dai ricorsi dei ricorrenti, in questa sede, è stato accertato e riscontrato nella verificazione dei verbali delle sezioni e ove richiesto nel riconteggio delle schede"…. Dopodichè   lo stesso Tar confermava anche se parzialmente l'accertamento di tante irregolarità in 48 sezioni e addirittura in 4 sezioni visto l'eccessivo numero di schede vidimate e non votate, il sospetto della cosiddetta “scheda ballerina” e quindi “brogli elettorali”, tanto che annullava il voto in 4 sezioni. A questo punto io e la lista del M5S, insieme ai nostri avvocati, non soddisfatti di questa sentenza che “ha detto tutto e nulla”, abbiamo fatto ricorso al Consiglio di Stato, per avere una giustizia “totale” e non “parziale”. Intanto Lamezia Terme viene commissariata ancora una volta, purtroppo, e non certamente per colpa di chi fa ricorso, come dicono alcuni “saccenti e soloni”, ma per colpa di chi commette questi illeciti amministrativi, accertati, e se non addirittura penali, ovviamente da accertare, sono in corso le indagini della Procura….... la Prefettura indice nuove mini-elezioni il 28 marzo 2021 con conseguente ballottaggio l’11 aprile 2021 e il Consiglio di Stato, fissa l'udienza di merito il 18 maggio 2021...”.

“Bene – prosegue - anzi male, per quanto mi riguarda, perchè a causa di  questo ricorso che mi sono “permesso” di fare, il sottoscritto, è da un anno circa, che viene attaccato, schernito e deriso, in una maniera indegna e ignobile, spesso e volentieri sui social e non solo, anche per strada quando esco o al supermercato per fare la spesa, incontro conoscenti, amici, o meglio, alcuni “pseudo-amici”, che velatamente ed elegantemente,  ti fanno capire, “ma chi te lo ha fatto fare, ma lascia stare, hai creato un casino, la citta è bloccata” e via dicendo… in effetti, soprattutto quando è uscita la sentenza del Tar, che ci ha dato ragione parzialmente, parliamo da metà dicembre scorso in poi, per la verità, tanti amici “stretti” non li sento più, sarà per colpa del Covid sicuramente, che ha allentato i rapporti sociali, sarà perchè non ci si vede al bar o a cena, in ogni caso ci siamo persi di vista, magari sarà per colpa mia…..poi da alcuni, amici e conoscenti, che credevo mi stimassero, invece senza fare il mio nome ovviamente , vengo definito…l’offesa personificata, o un maleducato, un “odiatore social”, oltre naturalmente agli aggettivi con i quali veniamo appellati noi grillini, e cioè “nulla-facenti, sfigati, scappati di casa, incapaci e chi più ne ha più ne ha metta”.

“Attenzione - prosegue Zizza nella lettera - ho anche però ricevuto e ricevo, telefonate e messaggi in privato soprattutto, da parte di persone più che amiche, conoscenti, ma anche sconosciuti, che mi invitano a non mollare, ad andare avanti e a non demordere per l’obiettivo sempre della legalità e onestà, che comunque dovrebbe far parte del DNA di ognuno di noi… poi, con qualche amico vero, ci sentiamo e anche se non lo facciamo, sappiamo che faremmo qualsiasi cosa l’uno per l’altro. Alla fine di questa storia, che vi ho raccontato, sicuramente, da una parte mi ha fatto del male, ma dall’altra anche del bene, perché  intanto mi è servita come esperienza di vita, a capire chi sono i veri amici nel momento del bisogno e delle difficoltà, e  in questo periodo, che qualcuno/tanti, hanno  pensato che il sottoscritto gioisse all’indomani della sospensione del sindaco, della giunta e del consiglio comunale, si è però sbagliato di grosso, perché invece sono stato molto in difficoltà, e a parte i miei colleghi e amici del Movimento 5 stelle di Lamezia, ma non solo, che ringrazio e compresi i nostri parlamentari calabresi, non tutti, a parte loro, dopodichè ho visto una generale “crociata” contro di me e contro il M5S lametino, manco se avessimo compiuto chissà quale reato”.

“Ultimamente poi, devo purtroppo registrare - rende noto infine - anche, e questa cosa mi lascia veramente basito e senza parole, commenti sui social ma non solo, di alcuni esponenti di rilievo dell’attuale maggioranza (sospesa) e di parte di una “certa opposizione” (sospesa), che fomentano odio nei confronti di chi, per esempio il sottoscritto, ha semplicemente fatto un ricorso al Tar prima e al Consiglio di Stato poi, non per meri interessi personali, come “qualcuno” “impropriamente” mette in evidenza, ma soltanto e sempre per amore della verità e della legalità… Alla fine, comunque, nonostante io abbia la mia coscienza a posto, mi sento così "male" che mi è passata la voglia di fare politica, perché “tanti” ti fanno sentire in colpa, per aver cercato la verità e la legalità, e io non sono il politico che gli scivola tutto addosso, anzi, non sono proprio un politico... In ogni caso, auguro a Lamezia Terme e a tutti, ma proprio tutti i lametini ogni bene”.

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