Lamezia, M5S risponde ai comitati sulla sanità lametina

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Lamezia Terme – “Dopo il nostro comunicato con cui denunciavamo la scomparsa dei 20 milioni promessi da Oliverio per il nostro ospedale, tanti paladini della sanità lametina, punti sul vivo, hanno iniziato a fare a gara a chi la spara più grossa. Innanzitutto prendiamo atto che alcuni dei cosiddetti comitati hanno deciso di allinearsi alle posizioni del PD. Cioè del partito dei Lo Moro, Loiero, Barbanti, Oliverio, Renzi e Scura, di cui sono noti i fattivi interventi in favore dell'ospedale di Lamezia. Non sono e non saranno mai nostri compagni di strada.
Alcuni, in particolare, non sono neppure capaci di fare le addizioni e verificare che le somme che, secondo loro, sono state stanziate, sono già tutte impegnate, come abbiamo analiticamente dimostrato.
Altri, proprio tra coloro che le leggi dovrebbero scriverle, ma non solo loro (perché di servi sciocchi é pieno il mondo) richiamano una norma della finanziaria di quasi trent'anni fa, dimenticandosi dei più recenti provvedimenti in materia di contenimento della spesa sanitaria, che superano, annullandole, le precedenti disposizioni”. Ad affermarlo è il Movimento cinque Stelle Lamezia che risponde a quanto affermato dai comitati sulla sanità lametina in merito alal questione dei finanziamenti per l’ospedale della città della piana, inseriti nel Patto per la Calabria.

“Segnaliamo, invece, - aggiungono - una posizione più ragionata del Coordinamento 19 marzo, col quale ben volentieri continueremo a colloquiare, pur essendo impediti dal farne parte, per la contemporanea presenza dei personaggi di cui sopra, notoriamente autori dello sfascio della sanità calabrese che ora, almeno a Lamezia, vorrebbero risanare.
Infine tre precisazioni ad uso dei falsi distratti:
1) sin dalla presentazione del programma elettorale della lista a 5 stelle nell'autunno 2015, abbiamo espresso il convincimento che la sanità lametina dovesse ritornare ad avere il ruolo e i servizi (migliorati) che aveva all'epoca della cancellazione della nostra azienda sanitaria, ad opera del PD. Invitiamo i denigratori in mala fede alla rilettura.
2) La proposta di legge di iniziativa popolare predisposta dal M5S, prevede pari dignità per tutti gli ospedali della provincia, compreso Catanzaro, autonomia amministrativa e gestionale per Lamezia e Soveria all'interno di un'azienda ospedaliera nella quale le risorse provinciali siano interscambiabili e dalla quale siano tenute distinte e separate le competenze sulla sanità territoriale. Rileggere, prego.
3) Il dott. Gianluigi Scaffidi era dirigente alla sanità all'arrivo di Scopelliti il quale, dopo pochi giorni, lo rimosse dall'incarico perché a lui non allineato. Sopraggiunto il commissariamento, - concludono .- il generale Pezzi, lo richiamò e insieme a lui preparò un piano di rientro che non venne mai approvato perché giudicato troppo blando. Pezzi e Scaffidi furono a loro volta cacciati via da Renzi che preferì loro i noti Scura e Urbani. Scaffidi, nel frattempo, preparò le linee guida di una proposta di legge di riordino, che offrí a tutti i partiti presenti in Consiglio. Il centro sinistra la snobbò, il centro destra mostró interesse, ma non venne mai presentata alla discussione in aula.
Cari detrattori del PD e affini, la prossima volta, documentatevi meglio”.

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