Lamezia, Mascaro: "Probabilmente mi ricandiderò. Con gestione commissariale ogni giorno un passo indietro"

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Lamezia Terme - Era fermamente convinto che il Tribunale di Lamezia avrebbe rigettato la richiesta di incandidabilità avanzata nei suoi confronti dal Ministero dell’Interno, e così è stato. Il pensiero va già inevitabilmente alle prossime elezioni comunali ma l’ex sindaco Paolo Mascaro resta ancora molto cauto: “Mi aspettavo l’esito e sono soddisfatto. Ad oggi sento che l’amore per la mia città è infinitamente più grande dell’amore che ho per la mia persona - dichiara a il Lametino.it commentando la sentenza pubblicata lunedì - nonostante ne sia uscito moralmente e fisicamente massacrato da questi 29 mesi fatti di avversioni ed ostacoli, non ce la faccio a vedere la mia città morente, è più forte di me”. Su una sua eventuale candidatura, esclude a priori le regionali: “Nel dna non ho le capacità per poter essere un buon consigliere, non credo di esserne capace perché ho piuttosto bisogno di un ruolo attivo di stimolo, verifica e controllo”. È per questo che quando allora gli si chiede se è nuovamente pronto a scendere in campo per la sua città risponde: “Probabilmente sarà così”. 

Il collegio dei giudici, con sentenza del 7 agosto, ha infatti rigettato la sua richiesta di incandidabilità avanzata dal Viminale, rimettendolo politicamente in pista a differenza degli ex consiglieri Paladino e Ruberto, le cui richieste sono state invece accolte perché ritenuti direttamente responsabili dello scioglimento del consiglio comunale. Un giudizio completamente separato per Mascaro rispetto a quello invece sul decreto di scioglimento, sul quale si ribadisce “la prova di un condizionamento dell'azione amministrativa comunale da parte della criminalità organizzata”.

La limitazione nella formazione delle liste - ammette Mascaro - sarà una delle priorità assolute in una mia eventuale nuova esperienza. Nove liste per una città come Lamezia sono state una cosa assurda, e in questo credo possa aver pagato la mia inesperienza iniziale in questo mondo. Se dovessi ricandidarmi, di certo non lo rifarei più e consiglierei la stessa cosa anche agli altri".

Ulteriore scoglio, resta quello del ricorso presentato sullo scioglimento del consiglio comunale, con prima udienza fissata per il 30 gennaio 2019, il cui esito e tempistiche dipenderanno esclusivamente dalle determinazioni del Tar. “A seguito del deposito della memoria della commissione d’accesso - evidenzia l’avvocato Mascaro - abbiamo poi anche notificato i motivi aggiunti dove abbiamo confutato qualsiasi addebito che deriva da quelle 240 pagine della commissione, attendiamo di leggere le difese da parte del Ministero ed eventualmente controdedurre”. 

Il giudizio da parte dell’ex primo cittadino sull’attuale gestione commissariale da ormai 9 mesi resta invece critico. “Vedo una città che sta facendo giornalieri passi indietro, e questo non lo dico soltanto in quelle cose che sono sotto gli occhi di tutti i cittadini - dichiara - come il maggior degrado e le minori assunzioni di responsabilità. Questa gestione commissariale non riesce a convincermi: non si procede con il riconoscimento dei debiti fuori bilancio, sono stati cancellati i progressi fatti con le rate per il pagamento della Tari, non ho visto pubblicato un bando per la vendita di beni immobili, sponsorizzazioni aree verdi, implementazione della raccolta differenziata, eventi estivi persi, puntare sui finanziamenti che si erano ottenuti con il credito sportivo o gli obiettivi che mi ero posto per rendere fruibili tutti i beni culturali".

"Mi chiedo poi ad oggi - aggiunge ancora - quale sia l’influenza del Comune nelle partecipate, la ricapitalizzazione in Lamezia Europa per lo sviluppo del porto o la nuova aerostazione. Vorrei poi, che questa fosse una città dove dopo 9 mesi, se il Psc dicono che non va bene, venisse revocato con una delibera, perché non può restare ancora appeso ad un filo, in queste cose ci sarebbe voluto più coraggio. Su tanti argomenti sinora ci sono state solo schermaglie per eventuali future candidature per cercare magari consensi in vista delle regionali, ma non mi pare che la politica si stia davvero muovendo per cercare di fare da pungolo. Se mi dicessero con certezza che il prossimo sindaco di Lamezia è persona che dedica tutta la sua vita alla città senza pensare alla sua carriera politica - conclude infine - sono disposto a starmene dove sono ora, ma non serve un politicante, altrimenti non risorgeremo mai”. 

Alessandra Renda

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