Lamezia, Nicotera: “All’ex zuccherificio storie di degrado non più tollerabili”

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Lamezia Terme – Sul degrado all’interno dell’ex Zuccherificio di Lamezia dopo la notizia di tentata violenza interviene l’avvocato Giancarlo Nicotera di Patto Sociale che chiede un urgente monitoraggio dello stabile. “Quando accaduto in queste ore all’interno dell’ex Zuccherificio, con la denuncia di un tentativo di violenza sessuale, evidenzia – afferma Nicotera - una situazione nota da tantissimo tempo ed incancrenitasi a causa dell’evolversi di situazioni di estremo degrado e disagio che coinvolgono persone senza fissa dimora di diverse nazionalità che trovano riparo, rifugio, ma anche nascondimento - o meglio -  nascondiglio all’interno della struttura. La vicinanza con la Stazione centrale fa sì che molti di loro stiano all’interno della struttura come ombre, anche pericolose, salvo poi partire, senza controllo, per altri luoghi.

Stando quanto segnalato anche da alcuni giornali e dai residenti, si aggiunge anche l’esistenza di eternit soggetto all’usura del tempo ed alle intemperie, con tutti i possibili rischi connessi per la salute dei cittadini. Sembra – fa presente ancora Nicotera - che la notte vi sia un vero e proprio via vai di soggetti, con persone senza permesso di soggiorno, altre dedite alla prostituzione, altre semplicemente senza un tetto, quasi a significare che vi sia una piccola comunità vagante e nascosta all’interno della stessa Città.

Non è la prima segnalazione di stupro o tentativo di violenza che accade all’interno dell’edificio. Nel 2011 vi fu trovato anche un ragazzo morto. Storie di degrado sociale ed urbano che non possono essere più tollerate in un Paese civile e che sottopongono a rischio non solo i malcapitati che vi stazionano all’interno, che spesso diventano a loro volta vittime di delinquenti che bivaccano dentro lo Zuccherificio, ma anche e soprattutto i residenti. Quella della Zuccherificio e della vita (o meglio della non vita) che vi matura all’interno è una serissima situazione – conclude - che non va più sottovalutata. Va monitorata e va risolta immediatamente a tutela dell’ordine pubblico e della sicurezza dell’intera comunità”.

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