Lamezia, nuovi equilibri politici e tante scadenze in attesa del primo consiglio comunale

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Lamezia Terme - Se ex consiglieri comunali stavano già strizzando l’occhio alle prossime elezioni con il lancio di nuove liste e movimenti, gli stessi, dopo quanto accaduto, sono invece ora pronti a rimettersi in sella affianco al riabilitato primo cittadino. Il primo consiglio comunale della “nuova era Mascaro” si terrà molto probabilmente nella prossima settimana e tante azioni dovranno concretizzarsi dopo l’esito del ricorso al Tar e il rientro di giunta e consiglio in via Perugini. Mascaro però, non può ancora dormire sonni tranquilli. A breve, infatti, si dovrebbe sapere se la sentenza del Tar verrà impugnata e, dopo le ultime dichiarazioni di Sibilia, tutto ancora potrebbe accadere. Il sindaco non vuole ostacoli e punta all’unità, un’unita che però nel corso del tempo ha inevitabilmente subito cambiamenti a seguito dello scioglimento. Ci saranno nuove dinamiche all’interno della maggioranza o si deciderà di proseguire quanto interrotto per il bene della città? Sarà il tempo a dare tutte le risposte, ma intanto le reazioni di ex consiglieri comunali ed ex componenti della Giunta sembrano remare verso la collaborazione. 

Nuovi equilibri politici da gestire

Dal punto di vista politico, il quadro resta comunque abbastanza confusionario. Non di poco conto è il disintegrarsi del folto gruppo che nella maggioranza faceva capo a Pino Galati. L’ultima vicenda giudiziaria che l’ha colpito, e il divieto di dimora in Calabria, fanno immaginare un suo definitivo allontanamento dalle dinamiche che riguardano la città. Mascaro dovrà inoltre fare i conti con due parlamentari lametini che ancora non erano stati eletti al momento dell’abbandono del Comune. La lega e il Movimento 5 stelle non siedono tra i banchi del consiglio comunale e, nonostante gli ultimi segnali di apertura, gli onorevoli Furgiuele e D’Ippolito, in passato, non sono stati per nulla morbidi con la sua amministrazione. 

Ci sarà poi da valutare possibili cambi di casacca. Il consigliere d’opposizione del Pd Pino Zaffina, per esempio, potrebbe infatti seguire Tonino Scalzo in “Moderati per la Calabria”, collocato nel centro-destra. Non è poi mancata, durante il commissariamento, la nascita di diversi comitati con a capo ex consiglieri comunali. Gli stessi, ricevuta la notizia dell’accolto ricorso al Tar, hanno ad ogni modo mostrato la loro disponibilità al sindaco Mascaro. 

La ricomposizione di Giunta e Consiglio

La sua gestione, prima di subire la batosta dello scioglimento, non è stata però di certo tutta rose e fiori. Nel corso del tempo ha infatti dovuto incassare un’ondata di dimissioni, tra consiglio e Giunta, non indifferente. Un colpo di grazia l’ha data l’operazione “Crisalide” (con addii da parte di Paladino e Ruberto), ma altri cambi sono avvenuti anche per abbandoni dovuti a motivi personali. Il sindaco dovrà adesso ricomporne tutti i pezzi frantumati, nominare due nuovi componenti della Giunta, tra cui il vicesindaco, e tastare la disponibilità e le intenzioni della sua maggioranza. Archiviata la posizione di De Sarro, (ma non del padre ancora sotto processo per una presunta compravendita di voti in favore del figlio), lo stesso è tornato nuovamente in Forza Italia ben voluto da Tallini e dal coordinatore cittadino Spinelli, nonostante il suo ingresso abbia creato nette spaccature all’interno del partito. Dimessosi da presidente del Consiglio dopo l’operazione “Crisalide”, è comunque rimasto tra le fila della maggioranza a sostegno del primo cittadino. La consigliera di maggioranza Carolina Caruso è stata citata nella relazione d’accesso per l’operazione “Tyche 2” che l’ha vista indagata insieme al marito. La sua posizione non è stata considerata rilevante dai giudici del Tar del Lazio, e la stessa, in una nota insieme a Renata Polverini e ad Antonello Talarico, ha espresso soddisfazione per il rientro di Mascaro a Palazzo Maddame.

Totalmente in bilico, infine, la posizione di Luigi Muraca ’68. Già inguaiato da vicende personali per l’accusa di violenza sessuale nei confronti di una minore, è stato coinvolto anche nell’operazione della Dda “Quinta Bolgia”, secondo gli inquirenti per aver cercato di favorire, tramite Pino Galati, l’impresa Putrino nella gestione del servizio ambulanze dell’Asp. Muraca era anche presidente della commissione pianificazione e sviluppo, cosa non di poco conto nell'ottica della futura approvazione del Psc.

Priorità a bilancio e Psc

Quello di cui il Sindaco deve rimpossessarsi è un Comune che fa sempre più acqua da tutte le parti. Le emergenze, nel corso di questi quindici mesi, sono state innumerevoli. Svolte le prime riunioni di giunta e delle commissioni consiliari, spettano ora al consiglio le scadenze imminenti. Si parte dall’approvazione del bilancio di previsione, che non potrà forse rispettare come data il 31 marzo. Diversi inoltre, i nodi spinosi da sciogliere: il numero sempre più esiguo di dipendenti e dirigenti; l’incognita sulle partecipate, il psc e piano spiaggia nel dimenticatoio, la corsa per non perdere fondi importanti, gli impianti sportivi e i teatri chiusi, i parchi senza affidamento. Viste queste premesse, tutto ancora potrebbe succedere, e Mascaro, nelle sue decisioni, non può permettersi di sbagliare. 

Alessandra Renda

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