Lamezia, Paolini per il No al referendum: riforma pasticciata e confusa

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Lamezia Terme - Cambiare sì, ma con metodo, evitando “pasticci” ed errori grossolani pur di non passare per conservatori. Enzo Paolini, esponente del Coordinamento Nazionale “Democrazia Costituzionale”,  ha aperto così a Lamezia Terme l’incontro organizzato dal Comitato Lametino per il NO in vista del referendum del prossimo 4 dicembre. Un dialogo attento quello affrontato dall’avvocato cosentino con Costantino Fittante e  Francesco Carnovale, esponenti del locale comitato, che per non ricadere nel facile luogo comune della crociata anti renziana hanno analizzato molti degli aspetti nevralgici della riforma Boschi – Renzi.

Una riforma che per Paolini “sacrifica la rappresentanza del popolo nell’elezione dei senatori, mentre passa da un bicameralismo perfetto ad uno imperfetto, pasticciato e confuso contro cui sarebbe stato meglio - suggerisce l’avvocato - un monocameralismo con sistema proporzionale”.

Allo stesso tempo il politico ha stigmatizzato l’idea diffusa dai comitati per il SI secondo cui il bicameralismo perfetto avrebbe fino ad ora inficiato la produttività legislativa, sostenuto in questo dai dati snocciolati da Fittante sull’elevato numero di leggi approvate dal Parlamento nell’ultima legislatura. Paolini ha poi invitato a riflettere su quanto possa effettivamente incidere sulla realtà  non rosea del Paese la diminuzione dei senatori piuttosto che il bicameralismo imperfetto o, ancora, il diverso approccio alla nomina del Presidente della Repubblica.  Una riflessione che si lega  ad uno dei concetti chiave dell’incontro, quella che per i sostenitori del NO è l’inconfutabile mancata equità costituzionale dei contenuti della riforma. 

Tiziana Bagnato

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