Lamezia, Piccioni su casi positivi al Covid in città

rosario-piccioni-2017-11102017-175219_61bdc_f3ce2.jpgLamezia Terme - "Il rapido aumento dei casi positivi nella nostra città chiede ad ognuno di noi, cittadini e istituzioni insieme, un sussulto di responsabilità ed impegno per ridurre il più possibile il dilagare del contagio. Innanzitutto, anche a nome del movimento Lamezia Bene Comune, voglio augurare alle persone risultate positive una pronta guarigione ed esprimere a loro e ai loro familiari la massima solidarietà e vicinanza. Questi sono i momenti in cui una città deve dimostrare di essere comunità. Per questo occorre respingere con fermezza ogni inumana “caccia all'untore” e ogni insensata condanna di tipo moralistico a chi, per diverse ragioni, è stato contagiato"  è quanto afferma in una nota Rosario Piccioni (Lamezia bene comune).

"L'ho detto più volte - precisa - e lo ribadisco: i contagiati da Covid-19 sono ammalati e non untori e tutti sappiamo benissimo che stiamo combattendo un nemico invisibile che può colpire ognuno di noi. Quindi responsabilità, rispetto delle regole ma prima di tutto umanità e spirito di comunità. In un momento così delicato per la città, che nelle prossime ore e nei prossimi giorni potrebbe vedere un ulteriore aumento dei contagi, rivolgo con questo spirito un appello al sindaco a valutare la possibilità di introdurre ulteriori misure per prevenire nuovi contagi a catena. E' evidente che ci troviamo in una situazione molto simile a quella dei primi mesi dell'epidemia quando tanti soggetti asintomatici, inconsapevoli di aver contratto il virus, continuavano a condurre una vita più o meno normale".

"Dato per scontato il distanziamento sociale e la necessità di utilizzare le mascherine - prosegue Piccioni - accanto alle norme nazionali e regionali già previste, valuti il sindaco, vista la situazione a livello locale, di emanare attraverso un'ordinanza contingibile e urgente ulteriori misure di prevenzione in primis per quanto riguarda i funerali e l'accesso alle case funerarie per le prossime due settimane. In alternativa, si potrebbero rafforzare i controlli, fino ad oggi quasi inesistenti o demandati esclusivamente al personale delle case funerarie, sull'applicazione delle norme già previste. Sappiamo che si tratta di un momento estremente delicato e che l'ultimo saluto ai propri cari non dovrebbe mai essere soggetto a norme, limitazioni e controlli. Ma in questo momento occorre fare di tutto per ridurre ulteriori occasioni di contagio e tornare il prima possibile a una situazione tranquilla".

"Come avevamo chiesto già all'inizio dell'epidemia, chiediamo all' amministrazione comunale di fare da “regia” rispetto alle iniziative che le realtà private, dalle associazioni alle attività, vorranno assumere nei prossimi giorni per rimodulare eventuali iniziative previste ed evitare occasioni di diffusione del contagio. Nessun “lockdown locale” e nessuna ulteriore restrizione delle libertà personali ma occorre fare ogni sforzo, almeno nelle prossime due settimane, per contenere il più possibile il contagio nella nostra città. Anche perché sappiamo che a breve è previsto l'inizio della scuola e sappiamo quanto sarà delicato anche quel momento. Tutti noi cittadini - aggiunge ancora - dobbiamo capovolgere la visione: non vedere queste limitazioni come una restrizione della propria libertà, ma una nostra consapevole scelta perché abbiamo a cuore non solo la nostra salute ma anche quella di tutti gli altri. Solo con questo spirito, senza farci prendere dal panico e senza innescare pericolosissime campagne di veleni sui social che segnano il punto più basso del vivere civile, potremo riuscire insieme a superare questa situazione con la responsabilità e lo spirito di cittadinanza che Lamezia ha già brillantemente dimostrato nei duri mesi del lockdown". 

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