Lamezia, Potere al Popolo presenta i suoi candidati

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Lamezia Terme - Sono state presentate in un incontro pubblico presso la sala del Tip Teatro i candidati delle liste del Movimento Potere al Popolo (Pap). Al listino Uninominale della Camera, per la provincia di Catanzaro, il candidato è Francesco Dattilo, vice sindaco di Maida, già militante di Rifondazione Comunista e impegnato sul territorio nelle battaglie ambientaliste. Per il Listino Plurinominale della Camera si propone invece Anna Laura Fazzari, giovane lametina coinvolta da anni nell’associazionismo e nella gestione di spazi sociali come “Terra e Libertà” e l’ex Macello, promotrice storica di “Music against ‘Ndrangheta”, attualmente impegnata nella gestione uno sportello gratuito di assistenza ai migranti. Per l’Uninominale al Senato abbiamo invece Pasqualina (Lina) Leuci, di Cortale, assente all’incontro di presentazione per motivi di lavoro, già militante del Pc e di Rifondazione Comunista. Infine, per il Listino Plurinominale al Senato si propone Sandra Berardi, originaria di San Giovanni in Fiore ma residente a Cosenza, che si batte da anni per i diritti dei detenuti nelle carceri italiane militando nell’associazione Yairahia onlus. I candidati sono stati brevemente introdotti dal rappresentante del movimento Gianmario Foti, che prima di illustrarne i profili ha sottolineato: “Ci presentiamo alla città e al territorio con un nome nuovo, ma dietro il quale ci sono uomini e donne che da anni sono in prima linea su questo stesso territorio rispetto ai temi che contano”.

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Si tratta evidentemente di temi come il lavoro – Pap si batte infatti contro il Jobs act, per l’abrogazione della riforma Fornero sulle pensioni, per il ripristino dell’articolo 18 – ma anche, a livello europeo, per la pace e il disarmo, per la garanzia dei livelli essenziali di gratuita assistenza sanitaria, per l’approvazione dello Ius soli. Un programma che i candidati abbracciano e declinano secondo le loro diverse esperienze, “fuori da logiche elettorali o di partito - dice la Fazzari – ma con un grande obbiettivo: quello di riunire e mettere in rete persone e realtà che combattono per il proprio territorio.”  Ci si vuole unire “contro i nuovi fascismi politicamente tutelati ad esistere” per affrontare concretamente questioni locali, come l’acqua e i rifiuti, e secondo le parole di Dattilo, “fare esperienze di solidarietà e mutualismo” . Per “evitare di ricadere nella paura del diverso e dello straniero”, come conclude la Berardi. Il trade union del gruppo sembra proprio la volontà di dare voce a un elettorato smarrito nel labirinto di forze definite senza mezzi termini “neoliberiste” o di “pseudo sinistra” dando una svolta e tentando un radicale cambiamento.

Giulia De Sensi 

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