Lamezia: prosegue la polemica tra il Pd e Speranza

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Lamezia Terme - "Riteniamo che il riferimento al Pd che in analogia al centrodestra ti avrebbe fatto la guerra, non risponde assolutamente al vero. Di volta in volta ti abbiamo solo posto problemi di gestione politica e amministrativa, cui spesso non hai risposto adeguatamente e che abbiamo, di volta in volta superato, nel nome della comune difesa della coalizione di centrosinistra". Così, in una nota, il capogruppo Pd in consiglio comunale Giuseppe Petronio ed il segretario provinciale del Pd Enzo Bruno si rivolgono al sindaco Speranza.

"E’ vero - proseguono - ti abbiamo chiesto di soprassedere alla revoca dell’assessore Liotta, ma solo perché sarebbe stata una vera esagerazione in rapporto ai fatti avvenuti e contestati. Questa la realtà, non altra. La pratica del Psc, che era all’ordine del giorno già da tempo, non c’entrava un bel niente e valutiamo una scorrettezza dare ad intendere furbescamente il contrario. Non solo, ma sulla scia di quanto prima detto, fai sapere con grande nonchalance che il Pd avrebbe ben cinque rappresentanti in Giunta. Come dire che il Pd avendo la maggioranza in Giunta ha, quindi, in proporzione responsabilità gestionale. Niente di più falso!"

"Gli unici rappresentanti indicati dal Pd per l’incarico di assessore, come ben sai - ricordano inoltre - sono Zaffina e Liotta, in quanto gli altri sono il risultato di tue scelte personali che non sono state mai avallate dal mio partito.Per ultimo: nell’incontro avuto di recente, ti è stato manifestato congiuntamente da Reale e Masi il grande disagio nel continuare a mantenere in Giunta un assessore per di più da tempo latitante dal Comune e che, a nostro giudizio, bene avrebbe fatto a dimettersi già da tempo".

"Null’altro - chiosano - ti abbiamo chiesto, né abbiamo ipotizzato rappresaglie di alcun tipo. La non risposta che ancora una volta dai alle nostre legittime osservazioni meraviglia e addolora. Perché - s'interrogano entrambi alla fine - insisti su questa posizione non condivisibile da alcuno? A questo punto non si può che portare la vicenda all’esame del Partito per le determinazioni del caso".

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