Lamezia: Rete Civica Associazioni interviene su dichiarazioni Amministrazione post dissesto

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Lamezia Terme - Riceviamo e pubblichiamo la nota congiunta di Mondo Libero - Insieme per Lamezia – Amolamezia, una rete civica di associazioni, che interviene sulle ultime esternazioni dell’Amministrazione Comunale dopo lo scampato dissesto.

“Chi ci segue sa che ci piace parlar chiaro. - affermano nel comunicato - E questa volta non capiamo tutto questo frastuono di grancassa su “La sola (del disavanzo) che non c’è”. Abbiamo una serie di interrogativi che ci frullano in testa e che sono, e magari resteranno, senza risposta.
Primo. Non capiamo tutta questo affrettarsi a commentare una sentenza senza aspettare che ne vengano depositate le motivazioni. Escluso che la Giunta o i suoi legali possano già conoscerne il contenuto, perché si tratterebbe di un illecito gravissimo, in questo modo Speranza (col dovuto rispetto) ci richiama alla mente quello che fa ogni volta Scopelliti all’uscita dalle periodiche verifiche del Tavolo Massicci. Conferenze e comunicati stampa a raffica, per raccontarci che quel Tavolo ministeriale ha promosso il suo Piano di Rientro e la sua gestione della sanità calabrese. Poi escono i verbali di quelle riunioni e vi si legge esattamente il contrario, o quasi.
Secondo. Quella di Speranza e della Giunta è una fretta ancor più ingiustificata, se si pensa che la sentenza non è ancora nemmeno definitiva, potendo l’Avvocatura dello Stato proporre ricorso in cassazione, quantomeno per sostenere che contro la sentenza della sezione regionale della Corte dei Conti non si potesse presentare appello alle sezioni riunite della stessa Corte.
Terzo. Speranza ora riconosce che, pur senza i connotati del dissesto, in questi anni si è andato accumulando un forte disavanzo di bilancio. Ma, per puro amor di verità, gli andrebbero ricordate le parole che usava invece ogni anno dopo l’approvazione dei bilanci. Basta una sbirciatina sul sito del Comune: "Una gestione sana ed oculata delle finanze comunali nel corso degli ultimi anni - ha commentato il sindaco di Lamezia Gianni Speranza (nel 2011 dopo l’approvazione del bilancio consuntivo del 2010 –ndr) - ha consentito il totale risanamento del bilancio, il mantenimento di addizionali e tariffe tra le più basse della regione e dell'intero Paese, riuscendo a far fronte sia alle numerose emergenze che ci sono piovute addosso sia ai drammatici e ripetuti tagli ai trasferimenti a cui ci ha sottoposto il Governo. E' su questa strada che responsabilmente dovremo tutti continuare”.
Quarto. Il Sindaco dice che la sentenza delle sezioni riunite della Corte dei Conti nega il dissesto senza far uso della scappatoia del Decreto Salva Roma. Vero, forse. Ma appena ha finito di dirlo, è lui stesso che annuncia di voler ricorrere al piano di rientro decennale previsto proprio nel Decreto Salva Roma.
Quinto. I Revisori dei conti (dopo aver bocciato di fatto il bilancio 2013) ora hanno bocciato anche il patto di stabilità. Speranza li ha per questo pubblicamente criticati e il centrosinistra ne chiede perfino le dimissioni. Ovvero, se i controllori non sono d’accordo con il controllato, sono loro che devono dimettersi! Spiace dirlo, ma è un tipico costume berlusconiano, che ci ricorda le continue accuse di intesa col nemico che Berlusconi rivolgeva alla Corte Costituzionale, quando gli bocciava le leggi ad personam.
Sesto. Ma, alla fin fine, i soldi in cassa ci sono, o bisognerà aumentare tasse e tariffe ai cittadini?”.

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