Lamezia: Rifiuti, Sindaco emana ordinanza per sito di stoccaggio temporaneo alternativo a discarica

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Lamezia Terme, 30 dicembre - Il sindaco emana un' ordinanza straordinaria che farà discutere. Visto il perdurare dell'emergenza rifiuti ha infatti emanato un' ordinanza che consente, per un periodo limitato di massimo sei mesi, alla Lamezia Multiservizi di utilizzare come sito di stoccaggio provvisorio un terreno adiacente all'ex discarica vicino al fiume Bagni, un sito classificato inquinato e per questo motivo rientrante in quei siti oggetto di bonifica e di relativo finanziamento regionale. Il sito di stoccaggio temporaneo di Rsu sarà realizzato con un "investimento da parte del comune di 80.000 euro e 15 giorni di lavoro, un intervento di adattamento che delimiti una zona confinata, separata dal suolo sottostante e resa impermeabile all’attacco chimico dei rifiuti, quale sito di stoccaggio provvisorio Rsu, utilizzando le modalità proposte e comunque tutte quelle necessarie al fine di predisporre e rendere il sito idoneo ai sensi della legge" ed in modo tale che comunque la realizzazione di stale sito  "non rappresenti un rischio di inquinamento aggiuntivo". "L’ordinanza - fanno sapere dal Comune - è imprescindibile considerata la particolare gravità della situazione:  dal mese di dicembre l’impianto tecnologico della Daneco opera in regime ridotto per cause diverse e pertanto la Lamezia Multiservizi non ha potuto conferire quotidianamente i  rifiuti soldi urbani raccolti nel territorio del comune di Lamezia Terme;  l’ufficio del Commissario delegato per l’Emergenza ambientale ad oggi non è riuscito ad individuare soluzioni idonee a garantire un regolare smaltimento; le strade inevitabilmente si sono ciclicamente riempite di ingenti cumuli di rifiuti che rappresentano un serio pericolo per la salute  e l’igiene pubblica". Tutti questi motivi avrebbero dunque spinto il sindaco a emanare l’ordinanza che è stata ora trasmessa per gli eventuali adempimenti di competenza al commissario per l’Emergenza ambientale, al Prefetto, alla Regione, alla Provincia, all’azienda sanitaria, all’Arpacal, alla polizia municipale, alla Polizia di Stato e ai carabinieri. "Al settore Ambiente del Comune, alle forze di polizia e agli altri organi di controllo - concludono - è demandata la vigilanza sul rispetto delle prescrizioni contenute nell’ordinanza".

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