Lamezia: “Scioglimento: le mani sulla città”, il 2 febbraio incontro pubblico promosso da Piccioni

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Lamezia Terme - “Scioglimento: le mani sulla città”. È il tema dell'iniziativa promossa da Rosario Piccioni in programma venerdì 2 febbraio alle 18.30 al Tip Teatro (Via Aspromonte) per incontrare e confrontarsi con i cittadini ad oltre due mesi dallo scioglimento del consiglio comunale lametino deciso dal Consiglio dei ministri.

“Sono trascorsi oltre due mesi dallo scioglimento del consiglio comunale e oltre un mese dalla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del decreto di scioglimento e della relazione del ministro Minniti. L'incontro di venerdì prossimo sarà il primo di una serie di incontri nei quali desideriamo confrontarci con i cittadini su quanto è successo, sullo spaccato di questa città che viene fuori dagli atti del terzo scioglimento”. Ad affermarlo è Rosario Piccioni che in una nota spiega il perché dell’iniziativa: “Mai come in questo momento Lamezia ha bisogno di ritrovare spazi di democrazia, per guardare in faccia i propri problemi e creare le condizioni per ripartire. Ci rivolgiamo a tutte le forze sane della città, alle tante espressioni della società civile e dell'associazionismo lametino, ai giovani e a tutti i cittadini che vogliono interrogarsi e reagire. Una cosa è certa: - prosegue - non possiamo ancora una volta fare finta di niente, non possiamo continuare a pagare il prezzo di una memoria corta che vede la nostra città per la terza volta nella sua storia subire l'onta dello scioglimento dei suoi organi democratici per infiltrazioni mafiose. È preoccupante il fatto che fino ad oggi nessuno, a cominciare dalle forze politiche, abbia sentito l'esigenza di aprire un dialogo con i cittadini su quanto accaduto, come se per l'ennesima volta questa città volesse mettere la testa sotto la sabbia di fronte a quello che è successo rifugiandosi nelle solite tesi “complottistiche” o “autoassolutorie”.

“Eppure dagli atti dello scioglimento – aggiunge - emergono chiaramente le gravi responsabilità della politica cittadina nella composizione delle liste e nei meccanismi della ricerca del consenso e della vittoria a tutti i costi. Vogliamo iniziare noi a rompere il silenzio. Senza fare processi a nessuno, vogliamo interrogarci insieme sul perché di alcune dinamiche che, come emerso dagli atti, si ripresentano puntualmente nella nostra città e oggi ci hanno condotto al terzo scioglimento per infiltrazioni mafiose. Abbiamo voluto appositamente dar luogo a un'iniziativa senza sigle politiche proprio per dare un segnale. Tutti i cittadini perbene, e ce ne sono tanti nella nostra città, devono sentirsi coinvolti in un processo di partecipazione e ricostruzione della vita democratica della nostra comunità. Lamezia può farcela ancora una volta rompendo il silenzio e con il contributo di tutte le sue migliori energie”, conclude Rosario Piccioni. 

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