Lamezia, striscioni di protesta davanti agli impianti sportivi affissi da Identità Nazionale

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Lamezia Terme - ‘Chiuso per incompetenza’. Recitano così gli striscioni affissi nella notte da Identità Nazionale, movimento guidato dall’ex consigliere comunale Mimmo Gianturco, sui cancelli del Palasparti, degli stadi Guido D’Ippolito, Gianni Renda e al campo sportivo di Fronti, chiusi al pubblico nei giorni scorsi a seguito dell’ordinanza emessa dalla commissione straordinaria poiché sono considerate strutture inagibili.

“In una città come Lamezia Terme - afferma Massimiliano Cerminara, responsabile per le politiche sportive di Identità Nazionale - martoriata da decenni di mala gestione, con l'onta del terzo scioglimento per mafia in soli 50 anni di vita, con continui e quotidiani disagi per le famiglie, come la riduzione della portata dell’acqua e i problemi legati all’emergenza rifiuti, lo sport rappresenta una reale e sana boccata d'ossigeno, non solo per le varie società, ma per tutti i lametini che i fine settimana animano il palazzetto dello sport e gli stadi delle tante squadre lametine”. 

“Grazie all'incompetenza, l'incapacità, il menefreghismo di oltre 12 anni di amministrazioni targate Speranza e Mascaro - continua - si è arrivati addirittura a compromettere seriamente lo sport cittadino. Società e squadre che hanno investito soldi e tempo, si trovano a giocare così a porte chiuse o addirittura a traslocare in altre strutture lontane da Lamezia. La colpa non può e non deve essere addossata ai commissari straordinari però, poiché i veri responsabili sono coloro i quali hanno gestito le attività amministrative fini ad oggi, senza attuare interventi sulle strutture sportive”.

“Ci auguriamo solamente - conclude l’esponente di Identità Nazionale - che i commissari trovi celermente le soluzioni per ristabilire la piena accessibilità degli impianti così come proposto e suggerito dal nostro segretario Mimmo Gianturco proprio al commissario Alecci durante un incontro che si è svolto qualche giorno fa. Lo sport a Lamezia è vivo, e non deve essere l'incompenta di alcuni politici a farlo morire". 

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