Lamezia, Tari: comitati annunciano ricorso alla commissione tributaria

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Lamezia Terme - Un incontro sulla riduzione Tari è quello che si è tenuto  il 20 aprile dal Movimento territorio e lavoro, Lamezia Nuova, comitato “Basta degrado”. Ad illustrare tutto l’iter portato avanti è stato Massimo Cristiano ex consigliere comunale. "Una petizione popolare - affermano - con la  sottoscrizione di oltre 1500 firme, che è iniziata nel settembre 2018 a seguito dell’emergenza rifiuti che ha colpito la città di Lamezia Terme per tre mesi fino a novembre 2018. In quel periodo via dei Bizantini è stata invasa dai rifiuti che galleggiavano (novembre 2018) Un’emergenza ambientale e sanitaria documentata, da comitati, associazioni esponenti politici, e infine certificata  nero su bianco dall’ Azienda sanitaria provinciale il 19 ottobre su istanza del 3 ottobre 2018".

"La richiesta di riduzione Tari - ripercorrono - è stata presentata al Comune di Lamezia il 20 ottobre 2018, ai sensi dell’art.15 D del regolamento comunale Iuc (sezione Tari) che così recita: “Il tributo è dovuto nella misura massima del 20% della tariffa quando si sia verificata una situazione riconosciuta dall’ autorità sanitaria di danno o pericolo di danno alle persone o all’ ambiente dovuta al mancato svolgimento del servizio di gestione dei rifiuti ovvero all’ effettuazione dello stesso in grave violazione della disciplina di riferimento, nonché all’ interruzione per motivi sindacali o per imprevedibili impedimenti organizzativi”.  Una battaglia di giustizia sociale per affermare un principio, ovvero non è possibile far pagare un tributo oneroso (una media di 400 euro a famiglia) senza ricevere in cambio il servizio, sarebbe come pagare la bolletta Enel senza aver ricevuto energia elettrica. Del resto, la giurisprudenza in materia ha riconosciuto il principio secondo cui “ il pagamento della TARI è indissolubilmente legato all'effettivo espletamento del servizio di raccolta dei rifiuti” (CTP di Roma sent. n . 269/41/2018 e CTP di Vibo Valentia sent. n. 931 del  30/06/2016)".

"Dal 20 ottobre 2018 il silenzio da parte del Comune, fino ad oggi quando la dirigente ai tributi Alessandra Belvedere con della note inviate al Comitato addossa ogni colpa di quanto avvenuto all’interruzione dell’impianto  Daneco del 4 ottobre 2018. La dirigente basa l’accaduto sull’emergenza temporanea, che nei fatti è una bufala, come a dire da settembre 2018 fino a novembre 2018 i cittadini Lametini si sono inventati l’emergenza rifiuti a Lamezia. Anche il TG3 si è inventato tutto, quindi non sono mai esistite le montagne di rifiuti per la città. Una difesa sterile e prevedibile che fa dietro front rispetto a quanto affermato per le vie brevi circa il riconoscimento della riduzione. Nessuna temporaneità, un’interruzione sistematica e continuativa durata circa tre mesi".

"Chiediamo rispetto per i cittadini lametini che non sono dei sudditi, ed invochiamo il rispetto delle regole e della legalità. Inaccettabile l’atteggiamento anche di sbeffeggiamento da parte di chi ricopre un posto all’interno della pubblica amministrazione verso i cittadini che si sono recati al Comune chiedendo semplicemente informazioni e chiarimenti, alzando un muro di gomma sul quale rimbalzano le istanze dei cittadini, creando solo distanza e fratture, a loro diciamo di pazientare perché non ci fermeremo fino a quando  non vinceremo questa battaglia, ed invieremo tutta la documentazione presso la commissione tributaria". All’incontro erano presenti Luigi Villella segretario di MTL, Teresa Polopoli di Lamezia Nuova, Katia Nero responsabile pari opportunità, l’esperto ambientale Nicola Rotundo per il comitato “Basta degrado” il quale ha spiegato che, "nelle zone periferiche, vi sono i grossi bidoni in metallo. Questi vengono svuotati con un autocompattatore meccanico, senza che vi sia però nessun dipendente che raccolga tutto ciò che vi è accanto ai bidoni, che è stato deposto allorché il bidone era già colmo. Questo il limite nella pratica della raccolta, che ha fatto sì che la spazzatura galleggiasse anche dopo le forti piogge. Una battaglia che porteremo avanti perché c’è lo chiede il popolo”. 

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