Lega Lamezia: "Dissesto idrogeologico, istituire tavolo permanente"

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Lamezia Terme – “Gli eventi meteorologici, violenti ed estremi, che stiamo vivendo quest’anno, con piogge torrenziali e lo scorso anno con temperature molto al disopra dei 40°C che, come tutti ricorderemo, hanno ridotto in cenere centinaia di ettari di bosco, e non sono altro che la conseguenza di un aumento del riscaldamento globale”. E’ quanto dichiara Antonio D’Alessi dei Direttivo Lega Lamezia che prosegue: “ Il nuovo report sul clima delle Nazioni Unite ci mette in allerta sulle catastrofiche conseguenze del cambiamento climatico. Il riscaldamento globale potrebbe raggiungere la soglia di +1,5°C, rispetto ai livelli pre-industriali, nel giro di poco più di un decennio. Non vogliamo entrare, in questo articolo, nel merito delle cause che hanno portato un rapido riscaldamento globale ma, purtroppo, avvertiamo, come dimostrano gli eventi, la mancanza di una strategia lungimirante e di una cabina di regia proattiva, in grado di farsi carico dell’arduo ma, nel contempo, doveroso compito di mettere in sicurezza dal rischio idrogeologico il nostro territorio.

Vogliamo ancora una volta sensibilizzare i commissari alla guida del nostro comune, gli enti territoriali e la Regione Calabria – aggiungono ancora dalla Lega -, affinché ognuno per le proprie competenze, ponga in essere azioni urgenti finalizzate a mettere in sicurezza la nostra terra. È necessario prendere provvedimenti straordinari e risolutivi. Dare seguito al regolare svolgimento delle normali attività di manutenzione, che ad oggi sempre più clamorosamente inadeguate e insufficienti, per la gestione e la prevenzione di quei fenomeni atmosferici intensi che diventano sempre più comuni. Nel comprensorio lametino, in particolare, e in tutta la regione abbiamo assistito a ripetuti eventi alluvionali eccezionali a distanza di pochi giorni.

Questo dimostra che le politiche di prevenzione non sono in linea con la reale situazione del cambiamento climatico. Occorre valutare, anzi, rivalutare il rischio cambiando i parametri di valutazione, dobbiamo mettere in conto e prendere in considerazione che eventi di portata straordinaria saranno sempre più frequenti. Dobbiamo fare di più e fare in fretta se vogliamo evitare il ripetersi di alluvioni – evidenziano ancora - e rivivere ancora lo stesso orrendo film. Occorre un tavolo tecnico permanente, nel nostro comune e tra tutti gli enti interessati, per valutare lo stato attuale e prendere atto di quanto il clima sia cambiato. Necessario, quindi, sviluppare un piano adeguato e delle azioni a difesa del territorio per ridurre il rischio idrogeologico.  Da quanto riporta il CNR il 2018 è l’anno più caldo dal 1800, no non è un bene! abbiamo e stiamo vivendo delle conseguenze negative proprio per il fenomeno del surriscaldamento globale. Secondo associazioni di categoria è a rischio anche il patrimonio enogastronomico e tutta l’agricoltura in quanto il mutamento climatico, che stiamo subendo, ci porterà alla tropicalizzazione del clima con conseguenze difficili da contrastare”.

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