Piccioni su mozione Isabella: “Istituzione ronde sarebbe un passo indietro per Lamezia”

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Lamezia Terme – “Una pagina nera ed inquietante per la nostra città. Non ci sono altri modi per definire quanto avvenuto nella giornata di ieri in commissione consiliare con la votazione favorevole della proposta che vuole aprire le porte alle ronde nella nostra città. Un progetto folle che rappresenterebbe un grave passo indietro per Lamezia agli occhi dell’opinione pubblica nazionale”. E’ quanto afferma in una nota il consigliere comunale Rosario Piccioni sulla mozione presentata dal consigliere Alessandro Isabella e approvata nel corso della seduta della prima commissione consiliare Affari Generali, presieduta da Massimo Cristiano. Il testo della mozione approvata riguarda l'istituzione degli “Osservatori volontari di pubblica sicurezza, ai sensi dell'articolo 8 comma 2 del regolamento di funzionamento del Consiglio Comunale".

Scettico il consigliere di Lamezia Insieme che critica la proposta di Isabella: “Mentre al Nord le ronde restano un vago ricordo, una provocazione leghista della prima ora, a Lamezia sono una delle poche proposte portate all'attenzione da questa maggioranza. Il tutto mentre ad un anno dall’insediamento della giunta Mascaro la città è praticamente ferma e la discussione politica resta ancorata al solito scaricabarile. Altro che cambiamento e rivoluzione! La tanto sbandierata rivoluzione liberale di Mascaro sembra assumere sempre più i connotati di una preoccupante deriva a destra, aggravata da un vuoto di guida politica che permette alle  forze più estreme della coalizione di prendere il sopravvento”.

“A Lamezia – aggiunge - c’è chi vuole aprire le porte alle ronde, alla vigilia di una giornata storica per la nostra città, con la presenza del segretario generale della Cei Mons. Nunzio Galantino in consiglio comunale per la posa della prima della nuova Concattedrale. Ai richiami all’accoglienza e all’ “apertura delle porte” da parte della Chiesa di Papa Francesco, alcuni consiglieri di questa maggioranza rispondono creando le condizioni per una città segnata dalla paura e dal perenne conflitto sociale”.

Piccioni afferma: “Sono stato io a sollevare nel corso dell’ultima seduta di consiglio comunale il tema della pericolosità del progetto portato avanti, che rischiava e purtroppo rischia di far retrocedere la nostra città sul piano della civiltà, con il marchio infamante di prima città delle ronde in Calabria. Una linea condivisa, oltre che dai consiglieri del centrosinistra, - sottolinea - anche dagli stessi consiglieri di maggioranza dell’Udc, di Lamezia Unita, insieme ai quali abbiamo rispedito al mittente la proposta rimandando la mozione in commissione consiliare per una discussione approfondita”.

Il consigliere di Lamezia Insieme sostiene che “la larga maggioranza del consiglio comunale lametino è contraria a qualsiasi ipotesi di controllo del territorio affidato a gruppi di privati cittadini, anche se mascherata da riferimenti ambigui al volontariato e alla solidarietà sociale. Invece di sostenere la Polizia Municipale e le Forze dell’Ordine che con grandi sacrifici ogni giorno svolgono un impagabile lavoro, ci sono consiglieri di maggioranza che puntano a meccanismi di controllo del territorio “fai da te”, in barba ai più elementari principi del vivere civile”.

Piccioni continua sostenendendo che “costretti a ritirare la mozione con la coda tra le gambe, nonostante sulla carta ci fosse una maggioranza bulgara in consiglio comunale, Isabella spalleggiato da Cristiano e Chirumbolo la riporta in commissione consiliare e la fa approvare con escamotage semantici e ancorandosi, come ormai questa amministrazione ci ha abituati da un anno, a norme e commi di norme usati per gettare fumo negli occhi dei cittadini”.

“Ed è bene che sappiano i consiglieri Isabella e Cristiano – scrive nella nota il consigliere di Lamezi Insieme - che qualsiasi richiamo alla “solidarietà sociale” utilizzato per legittimare una proposta inaccettabile, rischia di rivelarsi un boomerang visto che la Corte Costituzionale con sentenza n. 226 del 2010 dichiara illegittimo l’impiego delle ronde nelle situazioni di disagio sociale”.

“Da questa vicenda – continua - emergono ancora una volta due dati politici. Il  primo è che ancora una volta prevale  l’anima di destra della maggioranza che sostiene Mascaro, che mette all’angolo le forze civiche come Lamezia Unita e i partiti come l’Udc che si richiamano ai valori cristiani, per affermare logiche estremiste che contrastano con i valori costituzionali e del buon senso. Il secondo è che ad avallare la sciagurata mozione di Isabella sono state anche forze politiche come Ncd e Cac che a Roma sostengono il governo. Siamo al paradosso! Il governo Renzi sappia che gli stessi partiti che a Roma sono alleati del Pd, alle nostre latitudini appoggiano le ronde, alimentano le paure dei cittadini e immaginano una società all’insegna della giustizia privata e “fai da te”.  Noi non possiamo accettarlo”.

“A questo punto, il Sindaco – conclude - non può trincerarsi dietro il solito silenzio a cui ci ha abituati in questi mesi. Quell’ “anima sociale” tante volte sbandierata dal primo cittadino dovrebbe venire fuori in questo momento, di fronte al rischio che si scriva una pagina buia per la nostra città. Ecco perché mi appello a tutti i consiglieri di buon senso, di maggioranza e minoranza, per impedire insieme in consiglio comunale che Lamezia si trasformi in quel “far west” in cui vorrebbero trasformarla le forze estreme e mantenga fermi quei valori di solidarietà ed aiuto reciproco che sono nel Dna della nostra comunità”.

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