Senatrice Lo Moro interroga ministro Lorenzin su no di Scura al Trauma Center a Lamezia

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Roma - La senatrice Doris Lo Moro ha presentato una interrogazione a risposta orale, che riportiamo qui di seguito, al ministro della Salute Beatrice Lorenzin per quanto riguarda la negazione, da parte del Commissario ad Acta Massimo Scura, di istituire il Centro di Alta  Specializzazione per quanto riguarda i Traumi andando, di fatto, contro quel che è già stato previsto dalla Regione Calabria che, presso l’ospedale di Lamezia, ha già stabilito un finanziamento da  13.850.000  euro destinato al Trauma Center regionale. Di seguito, quindi, l’interrogazione della senatrice Lo Moro al ministro Lorenzin.
 
“Al Ministro della salute Premesso che: con delibera del 12/3/2015 il Consiglio dei Ministri ha nominato l'Ing. Massimo SCURA e il Dott. Andrea URBANI rispettivamente Commissario ad acta e sub Commissario unico per l'attuazione del Piano di rientro  dai disavanzi del SSR della Calabria, con l'incarico prioritario di adottare  e attuare i programmi Operativi e gli interventi necessari a garantire, in maniera uniforme, sul territorio regionale, l'erogazione dei livelli essenziali di assistenza; la struttura commissariale deve in particolare provvedere al riassetto della rete ospedaliera, coerentemente con il Regolamento sugli standard ospedalieri di cui all'Intesa Stato-Regioni del 5 agosto 2014 e con i pareri resi dai Ministeri affiancanti, nonché con le indicazioni formulate dai Tavoli tecnici di verifica; il decreto del Ministero della salute n. 70 del 2/4/2015, relativo agli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi dell’assistenza, stabilisce per la “rete per il trauma” che : “Al fine di ridurre i decessi  è necessario attivare un Sistema integrato per l'assistenza al trauma (SIAT), costituito da una rete di strutture ospedaliere tra loro funzionalmente connesse e classificate, sulla base delle risorse e delle competenze disponibili, in: Presidi di pronto soccorso per traumi (PST), Centri traumi di zona (CTZ), Centri traumi di alta specializzazione (CTS)”; il decreto del Commissario ad acta della Regione Calabria n. 9 del 2/4/2015 (“Approvazione documento di riorganizzazione della rete ospedaliera, della rete dell’emergenza-urgenza e delle reti tempo dipendenti”), all'allegato n. 6, Rete Politrauma, prevede l'organizzazione della rete mediante la sola individuazione dei Centri Traumi di Zona (CTZ), nelle Aziende ospedaliere di Catanzaro, Cosenza e Reggio Calabria ed i Presidi di Pronto Soccorso per Traumi (PST), negli 8 Spoke, mentre non è previsto il Centro di Alta Specializzazione (CTS), punto centrale della rete, con la motivazione che “la casistica non giustifica un CTS regionale dedicato”, che viene, pertanto, genericamente individuato “fuori Regione”; la casistica posta a supporto della decisione commissariale è sostanzialmente sottostimata, basata unicamente sulle valutazioni approssimative della casistica delle terapie intensive, essendovi in realtà la necessità di dare risposte assistenziali per tutti i casi di politrauma che, con una popolazione in Calabria di poco meno di 2 milioni di abitanti, non sono inferiori ai 700-800\anno, oltre alla casistica di trauma cranico maggiore e quella di stretta competenza ortopedica; i dati ISTAT relativi alla sola incidentalità stradale, componente il 63% dell’intera traumatologia, riportano per il 2008 in Calabria 120 morti e 5650 feriti, per cui, considerando come gravi il 10%, con una approssimazione per difetto, viene confermata la previsione statistica di 500-600 casi soltanto da incidentalità stradale;

Considerato che:

il trauma è la prima causa di morte nei gruppi di persone al disotto di 24 anni e che l’assistenza al paziente traumatizzato ha bisogno di competenze assistenziali specifiche e di una specifica organizzazione la cui carenza comporta alti costi sociali e sanitari; la mancanza nella Rete Politrauma della Regione Calabria del Centro di Alta Specializzazione (CTS) vanifica l’esistenza stessa della rete che ha per obiettivo, oltre al consolidarsi delle esperienze specialistiche locali che solo la concentrazione in un unico sito può dare, anche quello di garantire ai traumatizzati maggiori sul territorio calabrese una assistenza completa e nel minor tempo possibile, quale fattore fondamentale ai fini dei risultati;

Sottolineato che:
la Regione Calabria nel Piano Regionale per la Salute 2004-2006 e nella proposta di piano 2007-2009 ha previsto l’attivazione di un Trauma Center regionale da allocare nell’Ospedale di Lamezia Terme che per la sua baricentricità, vicinanza agli snodi autostradali e stradali e la presenza dell’aeroporto può essere raggiunto nel minor tempo da tutti gli altri ospedali della Regione e consentire una movimentazione h24; la Regione Calabria, con delibera di Giunta n. 669 del 5 ottobre 2006 (”Attuazione art. 20 della legge n. 67/88. Seconda fase : Riordino della rete ospedaliera e territoriale delle aziende sanitarie e ospedaliere”) ha  previsto, in particolare, per l’Ospedale di Lamezia Terme (ex ASL 6) un finanziamento di € 13.850.000 destinato al Trauma Center; sulla rimodulazione degli interventi ex art. 20 cit., la Giunta, con successivo atto n. 97 del 13.02.2007, ha deliberato che doveva intendersi acquisito il parere vincolante della competente commissione consiliare, ai sensi dell’art. 1 della L.R. 43/2002;

Evidenziato ancora che:
secondo quanto riportato dalla stampa regionale, il Commissario ad acta, ing. Massimo Scura, ha pubblicamente negato la possibilità di attivare il Trauma Center presso il presidio ospedaliero di  Lamezia Terme; la programmazione dei fondi di cui all'art. 20 cit., tuttora nella disponibilità della Regione Calabria, rientra nelle competenze della Giunta regionale, che non ha mai modificato gli obiettivi della delibera n . 669 del 2006 sopra citata, munita del parere (vincolante) della commissione consiliare competente; le affermazioni del Commissario ad acta hanno prodotto una fortissima tensione istituzionale e sociale all'interno del vasto territorio lametino che da anni reclama tale obiettivo e che lamenta il progressivo depauperamento del Presidio Ospedaliero di Lamezia Terme; la mancata attivazione del Trauma Center di Lamezia Terme di fatto limita gravemente la fruizione dei Livelli Essenziali di Assistenza in materia traumatologica per l'intera Regione Calabria;

tutto ciò premesso, si chiede al Ministro della salute di sapere:

se è a conoscenza dei fatti sopra esposti; se e come intende intervenire per evitare che la struttura commissariale, nominata per l’attuazione del piano di rientro dai disavanzi del SSR calabrese, entri in conflitto con le decisioni assunte dalla Giunta e dal Consiglio regionale in materie come gli investimenti ex art. 20 della legge 67/88, rimaste nella competenza degli organi regionali; se, nel merito, ritiene che il decreto del commissario ad acta n. 9 del 2.04.2015 sia rispondente alle indicazioni fornite per la rete per il trauma dal decreto ministeriale n. 1/70; se e come intende intervenire per garantire, con particolare riferimenti alla Rete Politrauma,  la fruizione dei Livelli Essenziali di Assistenza nella Regione Calabria, che non può prescindere dalla realizzazione di un Centro di Alta Specializzazione (CTS), peraltro già collocato dagli strumenti di programmazione regionale presso il Presidio Ospedaliero di Lamezia Terme e finanziato per 13.850.000 euro con fondi ex art. 20 cit.; se e come intende garantire che in Calabria si proceda nel risanamento finanziario e nella lotta agli sprechi, garantendo il pieno rispetto dei LEA, che può richiedere e spesso richiede la creazione e il rafforzamento di strutture e tecnologie adeguate allo scopo. Sen. Doris Lo Moro”.

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