Via libera della Camera alla legge sul contrasto al caporalato – REAZIONI

caporalato.jpg

Roma - Via libera definitivo dell'Aula della Camera al disegno di legge sul contrasto ai fenomeni del lavoro nero, dello sfruttamento del lavoro in agricoltura e di riallineamento retributivo nel settore agricolo, detto ddl caporalato. I voti a favore sono stati 336, nessun contrario, gli astenuti sono stati 25 (Forza Italia e Lega). Al momento del voto erano in Aula i ministri dell'Agricoltura della Giustizia e dell'Ambiente, Martina, Orlando e Galletti. 

"Oggi è una grande giornata per il lavoro, per la tutela dei diritti e le persone più deboli: si è realizzato un obiettivo che da sempre caratterizza le battaglie della sinistra, quello per la dignità dei lavoratori e delle persone che sono più esposte alle forme più odiose di sfruttamento": così il ministro della Giustizia Andrea Orlando commentando la legge per il contrasto al caporalato.

REAZIONI

Anci: “Mai più schiavi nei campi e nelle aziende”

"La nuova legge contro il caporalato è segno di una volontà forte di difendere la legalità, la dignità dei lavoratori, la concorrenza leale per un mercato sano. Non possiamo tollerare che nei nostri territori ci siano schiavi nei campi e nelle aziende, e provvedimenti come la confisca dei beni sono strumenti utili per salvaguardare i lavoratori, soprattutto le fasce di popolazione più debole, e per tutelare le tante, tantissime aziende italiane che lavorano con correttezza rispettando la legge e la dignità delle persone". Così il sindaco di Prato Matteo Biffoni, delegato Anci all'Immigrazione, ha commentato il via libera definitivo della Camera alla nuova legge contro il caporalato voluta dal ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina. "Le vittime del caporalato sono soprattutto le fasce di popolazione più povere e indifese - ha aggiunto Biffoni - e tra queste tante volte le vittime sono migranti e richiedenti asilo: l'istituzione del reato di caporalato e l'estensione del Fondo antitratta alle vittime sono atti di civiltà. L'eccellenza della produzione enogastronomica italiana deve essere difesa - conclude l'esponente Anci - dalla vergogna del caporalato".

Cgil e Flai Calabria: raggiunto obiettivo lotte

"Le nostre lotte, le mobilitazioni, le nostre iniziative su tutto il territorio nazionale hanno raggiunto l'obiettivo sperato. Ieri alla Camera dei Deputati è stata approvata in via definitiva la legge sul caporalato". Lo affermano, in una dichiarazione congiunta, Angelo Sposato e Santino Aiello, segretari generali, rispettivamente, della Cgil Calabria e della Flai-Cgil Calabria. "E' stata scritta - sostengono Sposato e Aiello - una pagina importante nella storia di questo Paese e per i diritti e le tutele dei lavoratori della agricoltura. Abbiamo combattuto e stiamo combattendo una dura battaglia contro il caporalato e contro tutte le criminalità che sono un vero cancro per il settore agricolo. L'approvazione di questa legge, che rende più dure le pene per i caporali e per le aziende che li utilizzano, prevedendo l'arresto e la confisca dei beni guadagnati violando la legge, è una vittoria di civiltà e di democrazia di questo paese". "Facciamo nostra - proseguono Sposato e Aiello - la dichiarazione di Ivana Galli, segretaria generale della Flai, e di Susanna Camusso, segretaria generale della Cgil, e dedichiamo questa legge 'a quei braccianti che non hanno fatto ritorno nelle loro case, alle lavoratrici ed ai lavoratori che hanno ricevuto pochi euro dopo una giornata di lavoro fatta di negazione di diritti e di fatica'".

Coldiretti: “Approvazione legge è passo in avanti”

"L'approvazione definitiva della legge che istituisce il reato di caporalato è l'inizio di un nuovo percorso per l'agricoltura meridionale e calabrese un trinomio perfetto tra dignità, solidarietà e legalità". E' quanto si afferma in un comunicato di Coldiretti Calabria nel quale si evidenzia "che il disegno di legge è diventato realtà a larghissima maggioranza e senza nessun voto contrario, una circostanza che è utile annotare". "Lo sfruttamento brutale dei lavoratori e l'intermediazione dei caporali era - sostiene il presidente regionale di Coldiretti, Pietro Molinaro - un aspetto vergognoso ed una situazione non solo eticamente inaccettabile, ma economicamente inefficiente. La giustizia ora ha armi più affilate, le pene severe e i controlli rigorosi introdotti nella legislazione devono colpire il vero lavoro nero e lo sfruttamento, portando alla luce quelle sacche di sommerso che peraltro fanno concorrenza sleale alle imprese regolari che hanno già intrapreso un percorso di trasparenza e sulle quali finiscono per concentrarsi esclusivamente oggi le azioni di verifica. Adesso - prosegue Molinaro - si innesca una grande azione di responsabilizzazione di tutta filiera, dal campo alla tavola, per garantire che dietro tutti gli alimenti, italiani e stranieri, in vendita sugli scaffali, ci sia un percorso di qualità che riguarda l'ambiente, la salute e il lavoro, con una equa distribuzione del valore che non è possibile, ad esempio, se le arance nei campi sono sottopagate a 7 centesimi al chilo. Il rispetto della dignità dei lavoratori deve valere anche per i prodotti importati che arrivano in Italia spesso sottocosto per effetto dello sfruttamento del lavoro, anche minorile, e dell'ambiente". "I lavoratori, italiani e stranieri, che aiutano le nostre imprese a crescere e a stare sul mercato - conclude il presidente di Coldiretti Calabria - sono una risorsa indispensabile. Chi sfrutta il lavoro nero fa un danno a tutti: agli agricoltori che rispettano le regole, alle comunità locali, al sistema economico territoriale".

Magorno (Pd): “Ministro Martina lunedì a Rosarno”

Il ministro per le Politiche agricole, Maurizio Martina, sarà lunedì 24 ottobre a Rosarno per illustrare la legge sul caporalato approvata ieri dalla Camera. Ad annunciarlo, in una dichiarazione, é il deputato del Pd, Ernesto Magorno, segretario del partito in Calabria. "L'approvazione della legge contro il caporalato - sostiene Magorno - rappresenta un passaggio di fondamentale importanza per un'Italia più civile. Gli effetti della legge saranno particolarmente positivi per la Calabria, terra che purtroppo conosce bene, forse più di ogni altra Regione, la piaga del dello sfruttamento dei lavoratori, anche a causa della presenza della 'ndrangheta. Una presenza che combattiamo quotidianamente, da ieri con uno strumento in più. La legge sul caporalato, appunto. Un testo normativo che verrà illustrato dettagliatamente dal Ministro per le Politiche Agricole, Maurizio Martina, che sarà a Rosarno lunedì prossimo alle 11 per un incontro che testimonia ancora una volta la straordinaria attenzione del Governo Renzi verso la nostra terra. Un altro impegno e' stato mantenuto, un altro passo in avanti è stato fatto". All'incontro col ministro Martina sarà presente il presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio.

Irto: "Bene ministro Martina a Rosarno"

“Avrà un alto valore concreto e non solo simbolico, la presenza a Rosarno del ministro delle Politiche Agricole, Maurizio Martina, che lunedì 24 ottobre presenterà la nuova legge sul caporalato. Un provvedimento importantissimo, quello approvato definitivamente ieri dall’aula di Montecitorio, che verrà illustrato in una città la cui immagine è stata imbrattata da gravi episodi di sfruttamento dei lavoratori extracomunitari”. Lo afferma il presidente del Consiglio regionale della Calabria, Nicola Irto, che prosegue: “La normativa che ha ottenuto il parere favorevole del Parlamento introduce elementi che correggono la legge precedente e che rafforzano l’efficacia delle misure di contrasto al caporalato. Lo sfruttamento, in campo agricolo, di braccianti costretti a lavorare in condizioni disumane, senza alcun diritto e con paghe da schiavitù, è una delle ferite più profonde della nostra società e rappresenta l’emblema di un imbarbarimento che sembra non avere fine. Contrastare il caporalato – aggiunge Irto – significa anche arginare la criminalità organizzata, che anche da questa attività trae profitto e potere. La prossima presenza di Martina a Rosarno è l’ennesimo segnale concreto di attenzione del Governo nazionale nei confronti della Calabria, una regione che continua a essere al centro di un interesse costante, rivolto verso i problemi veri della nostra comunità. Non possiamo che esserne soddisfatti, da cittadini prima ancora che da rappresentanti delle istituzioni, perché si rafforza così la consapevolezza che lo Stato c’è ed è al fianco della parte migliore della nostra società”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA