Vicepresidente Provincia Montuoro: “Su Lamezia serve il massimo impegno di tutti”

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Catanzaro - “Montuoro saprà tutelare al meglio le istanze di una zona, quella della Lametino, che paga per il commissariamento del Comune di Lamezia Terme”. Si esprimeva così Sergio Abramo all'indomani della vittoria alle elezioni provinciali. La scelta del suo vice ricadde sul vicesindaco di Marcellinara, Antonio Montuoro. Una nomina, fortemente volta dal presidente Abramo che ha inteso premiare l'ottimo risultato raggiunto dal giovane amministratore, primo degli eletti alle consultazioni di secondo grado dello scorso 30 ottobre, nonché il lavoro di opposizione svolto da Montuoro durante i 4 anni di presidenza Enzo Bruno a guida Pd. Lo abbiamo incontrato per fare il punto sulle iniziative in cantiere per la zona del lametino, anche alla luce delle recenti polemiche che hanno visto l'opposizione a Palazzo Di Vetro ed esponenti politici della città della Piana disapprovare le linee programmatiche del Presidente Abramo e lamentare scarsa attenzione per il territorio di Lamezia Terme da parte dell'amministrazione provinciale.

Vicepresidente, il Comune di Lamezia è gravato da un commissariamento e, per gli effetti della legge Delrio, non è rappresentato in seno al Consiglio provinciale. Con quale spirito sta affrontando il ruolo di vice Abramo e quali sono i rapporti tra l'Ente provinciale e la struttura commissariale che governa Lamezia Terme?

“Il mio impegno e la passione con cui quotidianamente sorveglio le criticità che interessano la zona del Lametino, in modo da mettere in campo azioni risolutive e dare risposte a chi le aspetta, prescinde dal fatto che il Comune di Lamezia Terme sia commissariato. Per il carattere che ho, non cambia nulla, nel senso che do il massimo oggi ma avrei dato il massimo anche qualora la situazione politica fosse stata più serena, con a capo un sindaco circondato da una squadra di consiglieri comunali. Mi piace dare risposte, quand’è possibile. Guardo alla risoluzione delle criticità che mi vengono poste come a una mia vittoria personale, per quanto è appagante leggere negli occhi della gente che sei stato utile. La Provincia e la struttura commissariale che governa la città di Lamezia non hanno competenze comuni o comunque ambiti condivisi che presuppongono dialoghi frequenti. Ma quando si è presentata l’occasione di poterci rendere disponibili nei riguardi del commissario, lo abbiamo fatto con grande spirito collaborativo. Mi riferisco, ad esempio, a quando abbiamo ricevuto la notizia del finanziamento di 30 milioni di euro (fondo per l’attuazione del “Piano nazionale delle città”) destinati al Comune di Lamezia Terme. Il presidente Abramo ha contattato con immediatezza il commissario Alecci per dare disponibilità di utilizzo della Stazione unica appaltante che sarà attivata dall’Ente intermedio per velocizzare le procedure di gara. Rendendoci conto della straordinaria importanza di sfruttare al meglio questi fondi per lo sviluppo del Lametino, faremo tutto quello che è nelle nostre possibilità affinché il Comune della Piana sfrutti questa opportunità di crescita”.

A seguito della chiusura dei teatri alcune compagnie lametine hanno trovato ospitalità a Catanzaro. Stessa sorte è toccata agli impianti sportivi. Avete tentato un approccio con i commissari per evitare che accadesse?

“Come le dicevo, ci sono campi, come quelli a cui lei fa riferimento, che riguardano solo i Comuni e la Provincia non ha nessuna competenza per intervenire. Cosa diversa è rendersi disponibili e collaborativi, preferibilmente lontano dai riflettori. Trattare argomenti che non sono di nostra competenza non rientra nel nostro modus operandi, la correttezza istituzionale per noi è un principio importante che non deve venire mai meno. A ogni modo, alcune società sportive lametine si sono rivolte alla Provincia chiedendo di utilizzare le palestre scolastiche a un costo ridotto rispetto a quello che è oggi previsto. Comprendendo le loro esigenze, abbiamo deciso di mettere mano al regolamento vigente e adesso gli uffici stanno lavorando per modificarlo e andare, appunto, incontro alle società che stanno attraversando un momento di difficoltà”.  

 Area metropolitana Catanzaro- Lamezia: crede che la realizzazione della metropolitana di superfice possa contribuire a "legare" i territori dell'area centrale della Calabria?

“Assolutamente sì. Consideri che la metropolitana di superficie collegherà Catanzaro Lido, la Cittadella regionale, il policlinico e le università con l’entroterra della provincia, fino ad arrivare alla stazione e all’aeroporto di Lamezia Terme. La possibilità di raggiungere in pochissimo tempo Lamezia da Catanzaro e viceversa agevolerà indubbiamente il collegamento e l’unione tra le due città. Questo importante collegamento potrà fare da traino per lo sviluppo dell’area metropolitana. Importante, a mio avviso, sarà anche prevedere una fermata intermedia che possa creare beneficio a tutti i Comuni intermedi. In generale, si tratta di un lavoro certosino che il presidente Abramo sta curando guardando al bene di tutta la provincia”.

Capitolo partecipate: qual è lo stato dell'arte in Sacal e quale sarà il destino di Lamezia Europa e Corap

“Su Sacal non cambia nulla rispetto al passato, manteniamo le quote che già si possedevano. Per quanto concerne la Lamezia Europa, stante la situazione debitoria che emerge dai bilanci, optare per la ricapitalizzazione vorrebbe dire, per la Provincia, scegliere di farsi carico dei debiti fin qui accumulati dalla stessa, ma nessun ragionamento che abbia un minimo di logica potrebbe prevedere questo. Inoltre, abbiamo chiesto alla società la possibilità di visionare il piano industriale che consentirà, eventualmente, di invertire il trend economico-finanziario degli ultimi anni che ha visto la realizzazione di ingenti perdite di esercizio. Stesso discorso vale per il Corap. Con un debito di circa 31 milioni di euro derivante dal bilancio di esercizi 2016 e 2017, il consorzio regionale nato dall’accorpamento degli ex consorzi per lo sviluppo industriale delle province calabresi, ha chiesto a ciascun consociato di voler manifestare, o meno, la propria volontà a mantenere la partecipazione nell’ente. Ma se l’Amministrazione provinciale decidesse di mantenere la partecipazione nel Corap, dovrebbe fronteggiare drastiche ricadute sul proprio bilancio. Per andare incontro a una società che registra perdite straordinariamente negative, dovremmo smettere di pensare ad aule più sicure per i nostri figli oppure dovremmo dire alla gente che le strade dissestate non possono essere ripristinate per mancanza di fondi perché l’eventuale investimento per la ricapitalizzazione delle quote del Corap, renderebbe impossibile o quantomeno ancora più difficoltoso effettuare interventi di prima necessità. Tutto questo mi pare abbastanza assurdo”.

Montuoro, cosa risponde a chi sostiene che vi sia scarso impegno da parte dell'amministrazione Abramo nei confronti della città di Lamezia e quali sono i progetti in campo per il territorio della Piana?

“Mi conceda una battuta ironica. Rispondo che, dal 31 ottobre 2018 a oggi, probabilmente questa gente è stata in vacanza in qualche paese lontano. Obiettivamente, chi dice una roba del genere può avere il solo scopo di confondere i cittadini mistificando la realtà. Sin dai primi giorni del nostro insediamento, abbiamo ragionato su progetti che ripongono grande attenzione verso la città della Piana. Appena insediatici, ad esempio, abbiamo effettuato degli interventi strutturali e di prove antisismiche su alcuni istituti scolastici così come interventi per la messa in sicurezza dei tratti stradali interessati dagli eventi alluvionali di settembre scorso, stiamo seguendo l’iter che porterà alla ricostruzione dell’istituto Campanella, abbiamo completato i lavori che hanno reso nuovamente fruibile l’auditorium dello stesso istituto, abbiamo ottenuto oltre 2 milioni di euro per l’adeguamento sismico dell’istituto Ipsia e abbiamo concesso in comodato d’uso gratuito i locali di via Anile all’Arsac, Agenzia regionale per lo sviluppo dell’agricoltura calabrese, dopo che la Regione Calabria aveva deciso di vendere gli immobili che ospitavano gli uffici di questa importante associazione, scongiurando disagi al mondo degli agricoltori del Lametino che considerano fondamentale il supporto fornito dall’Arsac. Tutto questo solo per citare alcune delle cose fatte in appena tre mesi. Inoltre, sto incontrando alcune associazioni che operano sul territorio come la “Vivi Lamezia” con lo scopo di condividerne le problematiche per cercare di trovare il metodo migliore per risolverle. Per lo sviluppo serio e definitivo del Lametino noi diremo senz’altro la nostra, ma è indispensabile che tutti gli attori coinvolti si sentano parte di un progetto che merita attenzione. Ognuno, per la parte di propria competenza, dovrà essere disposto a dedicare il massimo dell’impegno”.

B.M.

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