Al via “Cantiere Calabria”, Ministro Martina: "Servono strumenti nuovi per siccità e incendi"

20170914112552_IMG_3955.jpg

Rende (Cosenza) - È partito “Cantiere Calabria”, che si svolge all’Unical ad Arcavacata di Rende dal 14 al 16 settembre. Una tre giorni organizzata dalla Regione presso l’Università della Calabria per informare sulle azioni e sui programmi del governo regionale, su quanto realizzato e quanto si realizzerà, proponendo insieme un confronto con tanti rappresentanti delle varie parti sociali, con la partecipazione dei ministri, oltre a Maurizio Martina delle politiche agricole, interverranno, nei prossimi giorni, anche i Ministri Marco Minniti, dell’interno, Graziano Delrio delle infrastrutture, Claudio De Vincenti, delle politiche di coesione, Luca Lotti, dello sport.

"Abbiamo vissuto un anno difficilissimo dal punto di vista climatico e ambientale", affronta le criticità che hanno riguardato il territorio calabrese in questi ultimi mesi, il ministro che, aggiunge "toccando con mano alcune grandi questioni, la siccità e più in generale, in particolare al Sud, gli incendi. Tutto questo ci deve portare a costruire concretamente, sia dal territorio, che a livello nazionale, degli strumenti nuovi di gestione di queste difficoltà. Noi ci stiamo lavorando. Tutti gli strumenti di gestione delle crisi li stiamo, in qualche modo, riorganizzando in funzione di questo gigantesco tema che è il cambiamento climatico, che dobbiamo saper essere non un problema emergenziale ma strutturale". "Credo che la parola squadra abbia un valore importantissimo, soprattutto per il Mezzogiorno. Quindi, lavorare sempre di più insieme, Governo e Regione, su progetti concreti e obiettivi definiti, è una chiave fondamentale per innovare il modo con cui il servizio pubblico si mette a disposizione delle comunità locali ". Prosegue il vicesegretario del Pd Maurizio Martina.

Martina: "Settore ha fatto passi avanti in Calabria"

"Bisogna impegnarsi tutti, ognuno per la propria parte, affinché si valorizzi il potenziale formidabile che ha l'agricoltura calabrese, così come tutta l'agricoltura del Mezzogiorno". "Abbiamo dati interessanti - sottolinea il ministro delle Politiche agricole Martina - che ci confermano che in questi anni sono stati fatti dei passi importanti e dobbiamo lavorare ancora su diversi fronti. Lavorando insieme, per esempio, potremmo dare una risposta forte alle esperienze agrumicole di questo territorio". "Stiamo ragionando - ha detto ancora Martina - di alcune misure da portare nella prossima legge di bilancio, proprio a sostegno di questa filiera, a sostegno della nuova organizzazione dei produttori nei territori per fare un lavoro sempre più unitario, a difesa dei redditi di chi vive di agricoltura e insistendo sempre di più perché ci si unisca e si faccia impresa agricola nei territori, guardando i mercati nuovi che abbiamo davanti che domandano le qualità agroalimentare calabresi e italiane".

20170914113457_IMG_3962.jpg

Oliverio: "Recuperati ritardi"

"La seconda parte della legislatura è quella dei cantieri, la burocrazia sappia che è finito il tempo delle giustificazioni e se burocrati, dipartimenti o sindaci proveranno a porre ostacoli sia chiaro che nessuno fermerà i cantieri". Lo ha detto il presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, a Rende, in occasione dell'apertura dell'iniziativa "Cantiere Calabria". In materia di dissesto idrogeologico Oliverio ha negato il ritardo nella presentazione dei progetti esecutivi "anzi - ha sostenuto - è stato recuperato il ritardo dei 220 milioni di euro contenuti nell'Apq sottoscritto nel 2011. Erano stati spesi solo 18 milioni nel 2015 e ora siamo arrivati a 185 milioni e altri fondi si stanno sbloccando per ulteriore progettazione. Il governatore calabrese ha parlato di sanità. "Attendiamo le determinazioni del Governo - ha detto - sul commissariamento. Nel frattempo sono aumentate le spese per l'emigrazione sanitaria. Il piano di rientro e i Lea sono molto al di sotto della soglia nazionale. La mancata riqualificazione dei servizi e l'aumento di mancanza di fiducia dei calabresi hanno provocato un aumento della migrazione sanitaria". Sul futuro del porto di Gioia Tauro, Oliverio ha anticipato che "a fine mese o inizio ottobre è prevista una manifestazione con il ministro Delrio per l'inaugurazione del Gateway. Inoltre è stato sottoscritto un accordo di programma quadro e ci sono 40 milioni disponibili nel patto per la Calabria da investire sul bacino di carenaggio che consentirà di allargare le attività". Il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio che avrebbe dovuto partecipare alla sessione pomeridiana è stato trattenuto a Roma e sarà presente alla giornata conclusiva di sabato assieme al ministro dell'Interno Marco Minniti. Domani è prevista la presenza dei ministri Claudio De Vincenti e Luca Lotti. 

Calabria Pulita, Oliverio: "Disponibili a confronto e a spalmare i 300 milioni di debito nei confronti della Regione, ma abbiamo anche noi un bilancio da rispettare"

"Uno dei tasselli del puzzle Calabria lo abbiamo messo a posto: la Calabria, solo a dicembre del 2014 era seppellita dai rifiuti, ora possiamo dire che è una regione pulita, prima in Italia per crescita di differenziata con il 40 % di raccolta". Lo ha detto il Presidente Oliverio durante il terzo incontro di "Cantiere Calabria" in corso all'Unical. Alla presenza di istituzioni regionali, Anci, Cgil, mondo delle imprese, Legambiente e Conai, ha preso il via una lunga disamina sulla situazione dei rifiuti in Calabria e sono stati rappresentati gli importanti risultati raggiunti.

A coordinare i lavori il consigliere regionale Arturo Bova che ha raccontato il proficuo processo di gestione che ha condotto all'approvazione in Consiglio regionale del Piano dei Rifiuti, atteso da quasi 10 anni.  Ma ha anche sottolineato "il dramma delle precedenti gestioni commissariali in materia di rifiuti in grado solo di sperperare circa un miliardo e 200 mila euro senza produrre risultati".

Il dirigente generale regionale all'Ambiente Orsola Reillo ha spiegato i pilastri della nuova visione in materia di rifiuti: nuovo piano dei rifiuti, rilancio della raccolta differenziata, riduzione dei rifiuti da trattare, completamento impiantistico e riordino del settore. Innanzitutto il nuovo Piano, atteso da 9 anni, approvato dalla commissione europea nel 2016. Un piano condiviso - ha detto - che comprende azioni di prevenzione nella produzione dei rifiuti in eccesso, una raccolta differenziata spinta, ammodernamento impiantistico e soprattutto il piano amianto che non era stato mai redatto dalla regione". Da record i risultati in termini di raccolta di differenziata. "Siamo passati dal 2014 con una quota del 18 % al 2015 con il 25 %, al 2016 al 35 %, fino al 2017 con il raggiungimento del 40%". "Siamo con orgoglio la Regione che è cresciuta di più in questo campo - ha detto Francesco Martino, progettista Sistema Impiantistico Regionale dei Rifiuti - che ha anche ricordato i tempi record di approvazione del Piano regionale dalla Commissione Europea: "appena un mese, contro, solo per fare un esempio, i 5 anni impiegati  dalla Regione Lazio".

"Il sistema, a regime - ha proseguito Martino - prevede il completamento impiantistico, 9 ecodistretti, tra cui 4 già esistenti e gli altri in via di rapida realizzazione, a impatto ambientale zero, in grado di realizzare, cosa fondamentale, il riciclo dei materiali e abbattere di molto i costi legati ai trasporti. Il tutto con risorse già disponibili, 331 mlioni, derivanti da Patto Calabria, Cipe, Por, Apq tutela ambientale". Il dirigente Reillo ha anche spiegato l'obiettivo finale del piano rifiuti: la costruzione di autogoverno delle Ato, fondamentale per la massimizzazione dei costi. "Con la governance delle Ato si affidano le competenze di trattamento, raccolta e trasporto ai territori. Il riordino prevede 3 Ato già costituite e 2 in via di definizione a Reggio Calabria e a Cosenza. Il nuovo sistema che sta prendendo corpo sarà decisivo nella svolta del settore".

Il presidente di Legambiente Calabria Francesco Falcone ha elogiato il lavoro svolto dalla Regione in questo settore, da sempre spina nel fianco della Calabria e ha elogiato l'ottimo lavoro del dipartimento Ambiente, ma ha anche lui ricordato il fallimento della gestione del commissario di governo con oltre un miliardo di spreco di denaro pubblico. "Il piano è solo il punto di partenza, - ha detto - bisogna puntare sempre più sulle azioni di prevenzione sulla produzione dei rifiuti”.

Fabio Costarella, responsabile Conai, ha descritto altri risultati lusinghieri raggiunti dal settore calabrese in materia di rifiuti. "Nel 2016 - ha detto - la Calabria è la regione che è cresciuta di più per la corretta gestione degli imballaggi, secondo la direttiva 94/62 della Comunità Europea. Un punto fondamentale è appunto la creazione del riciclo e in questo la Calabria sta superando le attese. Ricordiamo che l'Ue chiede alle regioni di arrivare all'80 % di riciclo nel 2030". La Cgil, rappresentata dal dirigente regionale Daniele Carchidi ha messo in rilievo il proficuo lavoro di concertazione che ha prodotto la realizzazione del Piano dei rifiuti. "Non c'era mai stato nessun confronto con i commissari straordinari nel passato. Ora c'è una posizione diversa da parte della Regione a cui chiedo però di sostenere sempre più questo comparto, a partire dalla realizzazione di un'anagrafe dei lavoratori del settore. Si può e si deve pensare di fare crescere questo settore soprattutto in termine di posti di lavoro. "Gianluca Callipo, nella veste di presidente di Anci giovani e sindaco di Pizzo ha invece posto l'accento sulle fragilità economiche e strutturali dei Comuni, veri protagonisti di questo miracolo sui rifiuti in Calabria. "In Calabria - ha detto - abbiamo un piano assai importante ma stiamo attenti a sostenere i Comuni che rappresentano l'anello debole del sistema. Il risultato al 40 % di raccolta differenziata premia anche i nostri sforzi. Per questo apprezziamo la mano tesa del presidente Oliverio sulla questione legate alle tariffe". Proprio sulle tariffe è intervenuto in prima battuta il presidente Oliverio. "Noi sosteniamo le imprese del settore e così il mondo del lavoro, ma chiediamo ai Comuni lo stesso atteggiamento. Siamo disponibili al confronto e a spalmare i 300 milioni di debito nei confronti della Regione, ma abbiamo anche noi un bilancio da rispettare". Oliverio si è anche detto contento di trovare Callipo a guida di Anci, proprio per il raggiungimento di un'intesa proficua sulla questione tariffe". "Più in generale - ha detto ancora Oliverio - credo che non ci sia cosa più importante di avere una regione pulita, la propria città pulita. Appena insediato il 10 dicembre del 2014 la Calabria era in preda all’ennesima crisi legata alla raccolta dei rifiuti. Così ho convocato tutte le parti in causa e abbiamo deciso di fare quadrato e di aggredire il problema. Siamo a un ottimo punto ma non ci fermeremo qui. Costruiremo un sistema moderno, e soprattutto inizieremo una campagna di comunicazione importante sull'importanza della raccolta differenziata, a partire dalle scuole. Vogliamo che la nostra regione capisca l'importanza fino in fondo di avere una regione pulita. Mi piace ricordare Marx - ha concluso Oliverio - quando sosteneva che non è l'uomo che fa l'ambiente ma è l'ambiente che fa l'uomo. Ecco, qui in Calabria, questo processo è irreversibile". In conclusione dei lavori sono intervenuti Nicodemo Podella, Presidente regionale Cia, il sindaco di Zagarise Gallelli e l'imprenditore Pellegrino di "Calabria Maceri", società nel settore della gestione dei rifiuti, che ha ringraziato Oliverio per il concreto sostegno al settore e soprattutto alle imprese. "Grazie Oliverio - ha detto - perchè da 30 anni non c'era stato mai un atteggiamento così concreto della Regione su questo settore. Ora siamo orgogliosi di fare impresa e creare finalmente posti di lavoro".

© RIPRODUZIONE RISERVATA