Maxi-processo “Rinascita-Scott” a Lamezia, Gratteri: "Una mafia che è penetrata nella pubblica amministrazione" - VIDEO

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Lamezia Terme - Al via oggi a Lamezia Terme, all’interno di una delle aule bunker più grandi d’Europa, il maxi-processo “Rinascita-Scott”, scaturito dall’omonima inchiesta della Dda catanzarese, guidata da Nicola Gratteri, contro le cosche del Vibonese, in particolare contro la cosca Mancuso di Limbadi e sue ramificazioni.  Prima dell’avvio, abbiamo raccolto le dichiarazioni del procuratore Gratteri.

“Questo processo - ha detto - serve a capire l’evoluzione di una mafia che spara sempre di meno e ha più contatti con i quadri della pubblica amministrazione. E che trova facile penetrare in certi ambienti sociali che dieci anni fa erano inimmaginabili. Oggi per me è un giorno come sempre. Faccio questo lavoro dall’86; è un giorno come tanti altri. Un giorno diverso perché sono a Lamezia Terme. Sono allenato a controllare le emozioni”.

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È comunque una giornata storica, perché è un messaggio alla classe politica che ha malgovernato questa regione

"Noi stiamo facendo la nostra parte, cerchiamo di dare tutto noi stessi per il lavoro al quale siamo preposti. Se ci sono responsabilità di altri, andate a parlare con altri. Non sono qui a fare processi a chi non è dentro l’aula”.

Sulla nuova procura a Catanzaro?

“Nell’autunno 2021 sarà pronta la nuova procura di Catanzaro con un risparmio di 1 milione e 700mila euro”.

A.C.

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