Animali domestici, il 59 per cento dei calabresi li porterebbe in ufficio

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Roma – “Calabresi amanti degli animali: con loro in vacanza e anche in ufficio, purché si rispettino le regole”. Lo rivela l’ultima ricerca dell’Osservatorio di Sara Assicurazioni, che ha evidenziato il legame sempre più forte dei calabresi verso gli amici a quattro zampe. “Portare con sé il proprio animale in ufficio – si legge in un comunicato - infatti, sembra sia molto ben visto da più della metà dei calabresi (59%), a patto che chiaramente non intralci l’attività lavorativa e che ci sia uno spazio all’aperto. Per una felice convivenza nella vita di tutti i giorni è però importante rispettare alcune regole, sia per evitare di danneggiare altre persone, sia per evitare di incorrere in eventuali sanzioni: l’uso di museruole e guinzagli e l’attenzione alla pulizia dei marciapiedi, ad esempio, secondo il 43% degli intervistati ancora troppo spesso vengono trascurati da padroni negligenti. Il 25% dei calabresi al riguardo vorrebbe più controlli, mentre il 17% pensa che sarebbero necessarie multe molto più elevate per tutti coloro che trasgrediscono. D’altra parte, chi decide di prendersi cura di un animale domestico se ne assume ogni responsabilità, e su questo la legge è molto chiara. In effetti, viene punito non solo chi lascia gli escrementi del cane non raccolti in un luogo pubblico, ma anche chi non vigila sul proprio animale domestico: se morde o aggredisce qualcuno, il padrone risponde sia civilmente che penalmente del danno provocato”.

“Se cane e gatto sono gli animali più presenti nelle case dei calabresi – scrive ancora l’Osservatorio - per quanto riguarda gli animali esotici non c’è discussione: il 66% degli intervistati si dichiara contrario a possederne uno in appartamento. Il motivo principale? Gli animali esotici devono rimanere nel loro habitat naturale, ma possono anche essere un pericolo sia per chi li possiede che per gli altri. E quando è tempo di vacanze? Il 34% dei calabresi preferisce portare il suo amico a quattro zampe con sé piuttosto che lasciarlo in qualche struttura, e per il 29% la meta si sceglie in base alle strutture che lo possano ospitare”. Infine, il capitolo sull’abbandono: “Se, infine, trovassero un animale abbandonato per strada, come si comporterebbero i calabresi? Solo il 10% resterebbe impassibile, mentre la quasi totalità dei calabresi (90%) si attiverebbe prontamente: chi portandolo da un veterinario o una struttura specializzata (35%), chi contattando la Protezione Animali (32%) e chi, senza esitare, portandolo addirittura a casa con sé (19%)”.

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