"Annullata la gara del parco giochi Città di Maida": la contrarietà del gruppo “Libertà è Partecipazione”

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Maida - "La nuova amministrazione annuncia in consiglio l’annullamento della gara del parco giochi “Città di Maida”". Sulla questione, è riportato in una nota, "il gruppo di opposizione “Libertà è Partecipazione” contrario informa la cittadinanza. La nuova amministrazione comunale che di recente ha vinto le elezioni locali per pochi voti, prende subito una decisione impopolare e arrampicandosi sugli specchi annuncia nel primo consiglio comunale di voler privare i cittadini di un parco giochi all’avanguardia, al servizio di famiglie, bambini, dei cittadini del comune e dell’intero comprensorio. A nulla sono valse le ragioni illustrate dal gruppo di “Libertà è Partecipazione” con l’intervento del già assessore al bilancio Marianna Pettinato (affiancata da Merilisa del Giudice e Concetta Mussari, assente causa covid il capogruppo Salvatore Paone) che ha spiegato come l’amministrazione uscente in soli cinque anni era riuscita a risanare tutti i debiti lasciati dai predecessori e certificato, con l’ultimo bilancio approvato, una parte disponibile di avanzo di amministrazione pari a 411.318,94 euro- si legge in una nota del gruppo - . Per rassicurare ulteriormente i neofiti amministratori l’opposizione ha indicato tutta una serie di altre entrate e liquidità, come quelle derivanti da un recente piano di transazione per 250.000 euro, affrancazioni e canoni enfiteutici da incassare, a riprova che non esistono problemi di equilibri di bilancio”. 

“Ignorando persino l’evidenza dei numeri, senza neanche pensarci un attimo, la nuova giunta in maniera scellerata ha però deciso di privare di 200.000 la copertura finanziaria del parco giochi e che fa riferimento ad un mutuo acceso presso cassa depositi e prestiti, per girare la stessa somma come cofinanziamento per la ristrutturazione di Palazzo Vitale – continua la nota -. L’opposizione ha messo in rilievo l’inutilità di una simile operazione visto che i 200.000 euro possono essere semplicemente impegnati facendo riferimento alla disponibilità risultante dall’ultimo bilancio consuntivo, approvato il 30 maggio 2022, che ha certificato, come già detto, una somma importante da poter utilizzare per il cofinanziamento dello storico immobile. Una scelta politica precisa quella della neo giunta Amantea, con l’unico obiettivo di far venire meno una delle opere più importanti programmate dalla precedente amministrazione e i cui lavori, dopo la recente gara e l’aggiudicazione provvisoria, sarebbero dovuti iniziare entro i prossimi mesi di settembre/ottobre”. 

Il gruppo “Libertà è Partecipazione” ribadisce: “totale contrarietà per una scelta che non tiene conto delle risorse disponibili, accantona un progetto su cui il Comune di Maida ha già investito coinvolgendo tecnici, e non tiene conto, non solo della proposta dell’opposizione che rappresenta la metà della popolazione, ma anche delle tante famiglie, bambini, mamme e nonni che da tempo attendevano e ormai erano certi di poter avere a breve un parco giochi al passo con i tempi, disposto su una superficie a ridosso del centro abitato  di oltre 2000 metri quadri con giochi , area attrezzata per disabili, videosorveglianza, recinzione, area parcheggi e percorso con chiosco interno. Un vero peccato avere alla guida del paese persone che senza riflettere guardano alla propria voglia di rivalsa a discapito di un servizio che invece era stato pensato per il tempo libero e per elevare la qualità della vita di famiglie, dei più piccoli in particolare. Pensiamo che difficilmente l’amministrazione poteva iniziare peggio la propria avventura amministrativa. Da parte nostra  - conclude la nota - ci opporremo in tutti i modi e ci mobiliteremo chiedendo supporto ai cittadini per evitare questo atto arrogante, presuntuoso e contrario allo spirito della nostra comunità. Invitiamo infine persino gli uffici preposti e i funzionari coinvolti a non avallare passivamente questa scelta e provare a far ragionare la parte politica facendola tornare sui propri passi per non privare l’intera comunità di un’opera attesa da anni”.

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