Archeologia, Guccione: "Valorizzare reperti trovati a Lattarico"

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Lattarico - Resti di costruzioni di epoca romana, mura antiche, pavimentazioni, un ponte, una fontana e molti altri reperti sono stati trovati a Lattarico, nel cosentino. La notizia del ritrovamento dei reperti è stata resa nota dal consigliere regionale del Pd Carlo Guccione. 

"È un patrimonio storico - afferma Guccione - che in questo momento è ancora in gran parte da scoprire e valorizzare: i resti del ponte sono ricoperti da una fitta vegetazione, le trincee di scavo sono invase dalle sterpaglie e tutta la zona è sprofondata nell'incuria.

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Due associazioni del luogo - "Club red Moon" e "Rivivere la Nostra Terra" - hanno cercato di riportare gli scavi di Lattarico all'attenzione della pubblica opinione curando alcune pubblicazioni editoriali e partecipando ad importanti eventi fieristici. Ma nonostante tutti gli sforzi fatti, la mancanza delle istituzioni e il disinteresse degli enti preposti, hanno fatto sì che questo immenso patrimonio fosse abbandonato all'incuria e al degrado nel disinteresse generale". "E' di pochi giorni fa - prosegue - la presentazione di una ricerca del Censis sulla rilevazione del capitale culturale calabrese che ha messo in evidenza come lo sterminato patrimonio storico fatto di siti archeologici, castelli, chiese, musei, archivi, collezioni e palazzi storici, giace ancora in gran parte abbandonato e non utilizzato per come avrebbe potuto essere.

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Il patrimonio storico e archeologico è l'oro della Calabria: basterebbe solo capitalizzare i tanti tesori nascosti e dalle potenzialità largamente inespresse, investendo nella sua tutela e valorizzazione e nel rilancio del comparto turistico ad esso collegato. Così facendo la Calabria avrebbe un attrattore turistico formidabile, con pochi eguali in Italia e nel mondo. La gestione degli scavi di Lattarico da parte delle istituzioni è solo l'ultima prova della degradazione culturale che attraversa la Calabria nonché la conferma, l'ennesima, della totale incapacità di chi aveva il compito di mettere a frutto questo tesoro e di individuare percorsi di sviluppo attraverso la valorizzazione di un patrimonio storico e archeologico di ineguagliabile bellezza".

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"Nel comune di Lattarico - conclude Guccione - c'è un patrimonio ancora in gran parte da scoprire. Su quell'area è necessario promuovere una campagna di scavi per riportare alla luce tutti i resti della civiltà romana sepolti e non ancora ritrovati e valorizzare, in seguito, quell'inestimabile patrimonio con azioni mirate a creare un indotto turistico e un'economia adeguata all'importanza della scoperta. Lasciare marcire una straordinaria testimonianza delle antiche civiltà che abitavano quei luoghi sarebbe un atto di intollerabile cinismo e disinteresse nei confronti delle comunità che abitano la zona e che potrebbero ricevere, da una oculata promozione e dallo sfruttamento del patrimonio storico, un'irripetibile occasione in termini di crescita del territorio e sviluppo economico".

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