Arresto Battisti, parla il fratello del carabiniere calabrese da lui ucciso: "Scettico su sua estradizione"

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Roma - "Sono contento però la Bolivia credo sia uno di quei paesi che non concede estradizione, quindi adesso vorrei capire se ricomincia la tiritera del 2004 con la Francia, speriamo questa volta venga estradato". Così Maurizio Campagna, fratello di Andrea Campagna, l'agente di pubblica sicurezza calabrese ucciso da Cesare Battisti il 19 aprile 1979 a Milano. Sull'effettivo rientro in Italia dell'ex terrorista il fratello della vittima resta dunque "scettico": "Se è andato in Bolivia qualche motivo ce l'ha" ha dichiarato in un’intervista a Radio Capital. 

Andrea Campagna fu ucciso all’età di 19 anni. Il suo omicidio fu commesso a Milano il 19 aprile 1979 durante gli anni di piombo. Campagna era calabrese, nato a S.Andrea dello Ionio nell’agosto 1954. Perse la vita al termine del suo turno di servizio, intorno alle 14 del 19 aprile 1979, in un agguato in via Modica, alla Barona, di fronte al portone dell'abitazione della sua fidanzata, mentre si accingeva a salire sulla propria autovettura per accompagnare il suo futuro suocero al lavoro. Atteso da un gruppo terroristico, fu raggiunto da cinque colpi di rivoltella. La sentenza definitiva giunse nel 1985 e fu di ergastolo per Claudio Lavazza, Paola Filippi, Luigi Bergamin, Gabriele Grimaldi e Cesare Battisti. 

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