Asp, la Cisl denuncia: "Le ambulanze del 118 senza medici, a rischio i pazienti"

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Catanzaro - "Malgrado la Cisl Medici avesse già lanciato l'allarme nei mesi scorsi nessun provvedimento è stato preso per la carenza di personale al Suem 118". Lo denuncia, in una nota, il segretario regionale di Cisl Medici-Calabria, Nino Accorinti. "Adesso l'Asp di Catanzaro – segnala - ha previsto l'assenza dei medici a bordo delle autoambulanze in almeno due postazioni del suo territorio (Sersale e Tiriolo) per cui quando viene chiamato il 118 arriverà un infermiere che non potrà fare manovre mediche per salvare il paziente. L'assenza di medici che assicurano il soccorso e la stabilizzazione del paziente critico, ha messo in crisi un sistema essenziale per la salute dei cittadini creando organizzazioni completamente difformi nello stesso territorio e quindi diverse possibilità di sopravvivenza o meno dei cittadini". "Infatti, il Suem 118 – aggiunge - costituisce l'iniziale ed indispensabile servizio nella catena dell'emergenza-urgenza che comincia dal primo soccorso del paziente e termina in Pronto Soccorso. Per porre rimedio alla carenza del personale si rendeva necessario, nell'immediatezza, che l'Asp di Catanzaro mettesse a concorso le postazioni disponibili, come previsto nei contratti nazionali di lavoro, ed il dipartimento Tutela della Salute le autorizzasse".

"La Cisl Medici – sostiene Accorinti - ritiene, inoltre, non più procrastinabile la possibilità del passaggio alla dipendenza dei medici del 118 in convenzione che hanno i requisiti riattivando, da parte della Regione Calabria, l'art. 8 1 bis del D.Lgs. 229/99 e mutare gli attuali rapporti a scadenza con contratti a tempo indeterminato per quei medici con tre anni di anzianità. Come non più procrastinabile è l'adozione di un decreto che ponga fine al precariato nel Suem 118 e che consenta il passaggio alla dipendenza dei medici convenzionati. Di fatto, nei numeri oltre l'80% dell'organico, il sistema è garantito da medici convenzionati, per cui nello stesso ambito lavorativo si trovano medici con le stesse funzioni ma con diverse retribuzioni, diritti e tutele". "La migrazione verso altri settori – afferma ancora - è cresciuta e si accrescerà ancora considerando che la responsabile dell'ufficio personale convenzionato insieme al direttore dipartimento 'Cure Primarie' ha disposto, senza aver informato e consultato le organizzazioni sindacali, la sospensione del pagamento per i medici che prestano la propria attività nell'Asp di Catanzaro dell'indennità aggiuntiva come concordata nella contrattazione di secondo livello dell'Air vigente al punto 29. Con ciò si verrebbe a creare nello stesso Dipartimento gestito dallo stesso direttore una disuguaglianza con i medici che operano a Vibo Valentia e Crotone". "La Cisl Medici ha diffidato l'Asp di Catanzaro – conclude - a revocare l'iniqua decurtazione dell'indennità aggiuntiva. Non si può giustificare una unilaterale sospensione di tali competenze che vanno a penalizzare quei professionisti che forniscono la prima risposta alle richieste di emergenza urgenza provenienti dalla popolazione".

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