Assemblea Unindustria a Reggio, Boccia: “Calabria diventi centrale per turismo e industria”

UNINDUSTRIA-15012019.jpg

Reggio Calabria - "La Calabria rischia come tutto il Paese; per le regioni meridionali, essendo regioni deboli, vanno incrementate le dotazioni infrastrutturali e aperti, per esempio, alcuni processi che hanno avuto successo come il credito di imposta investimento". Lo ha detto il presidente nazionale di Confindustria Vincenzo Boccia, oggi a Reggio Calabria per l'assemblea di Unindustria Calabria. "La Calabria insieme a tutto il Mezzogiorno - ha aggiunto Boccia - deve diventare centrale per la questione industriale italiana e la questione del turismo. Deve diventare una regione che sia un acceleratore di sviluppo e non un deceleratore e occorre una politica nazionale coerente. Sono mesi - ha spiegato - che parliamo solo di tre cose, flat tax, pensioni, reddito di cittadinanza, è arrivato il momento di parlare in termini complessivi di tutto il Paese, in termini di latitudine anche di altri argomenti". 

Delega Mezzogiorno a Natale Mazzuca

Natale Mazzuca, presidente di Unindustria Calabria, ha ricevuto oggi la delega nazionale al Coordinamento delle Regioni del Mezzogiorno e alle politiche di coesione. Lo ha annunciato il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia, nel corso dell'assemblea di Unindustria Calabria svoltasi a Reggio Calabria sul tema "Crescite. Dalla visione al progetto". "Mazzuca - ha detto Boccia - viene da un vissuto associativo importante. Viene dalla Calabria. E l'idea che questa regione potesse rappresentare, attraverso uno dei suoi migliori uomini del mondo associativo, la politica di coesione italiana era ed è per noi un messaggio simbolico e sostanziale che parte dal di dentro di Confindustria e che fa della Calabria un’idea, una visione. La fa diventare una punta avanzata culturale che ci aiuti a superare quello che il presidente di Confindustria di Reggio Calabria, Giuseppe Nucera, ha chiamato 'pregiudizi e preconcetti'.

Sia chiaro le criticità ci sono ma ci sono tanti preconcetti e pregiudizi, del Nord verso il Sud, di noi verso altri Paesi". "Dovevamo eliminare il 'Comitato Mezzogiorno' - ha aggiunto Boccia - perché quel comitato in Confindustria era diventato lo specchio del Paese. Era diventato la questione dei meridionali. Non la questione di una latitudine del Paese. Ci eravamo resi conto che quella questione per essere nazionale non aveva bisogno di questioni di latitudine, ma doveva diventare la questione nazionale. Abbiamo così aperto una sfida, a partire da Confindustria, in cui la grande questione nazionale è la crescita e la questione industriale, attraverso anche un'idea delle infrastrutture che emerge con chiarezza nelle relazioni di Natale Mazzuca e Giuseppe Nucera".

© RIPRODUZIONE RISERVATA