"Bilancio Sociale" Polizia, De Santis: “Scioglimento Lamezia dimostra capacità cosche di rivitalizzarsi, contrasto sia ancora più pressante” - VIDEO

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Catanzaro - È stato presentato per la prima volta, nella Sala conferenze del Centro Polifunzionale della Polizia di Stato dal Questore di Catanzaro, Amalia Di Ruocco, unitamente ai Funzionari, il “Bilancio Sociale” sui risultati ottenuti nell’anno appena trascorso. Non solo giornalisti, quindi, all’incontro di questa mattina erano presenti anche tanti funzionari della Questura a testimoniare l’impegno e il lavoro che svolgono ogni giorno. Il "Bilancio Sociale" è un atto più frequente nel mondo aziendale ma risulta raro nella pubblica amministrazione. Un’innovazione, quindi, per la Questura di Catanzaro che ha reso noti programmi, attività e risultati raggiunti per raccontare la qualità che si nasconde dietro i numeri al fine di trasmettere i contenuti, il vero significato dell’attività istituzionale e i valori. Il Questore intende ringraziare, in primo luogo, tutti i collaboratori, perché, come ha sottolineato anche il capo gabinetto, Anna Filomena Palmisano, “il benessere personale è importante per raggiungere i risultati”.

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Particolare attenzione è stata rivolta alla città di Lamezia Terme che con i suoi 70.452 cittadini è la città con più abitanti della provincia, dopo Catanzaro. Lamezia, inoltre, è soggetta ad attenzione particolare dal punto di vista economico essendo crocevia più importante, snodo stradale (uscita autostrada A2), ferroviario e aeroportuale. A sottolineare, in conferenza stampa, quanto sia ancora incidente la criminalità organizzata a Lamezia, nonostante la fruttuosa azione di contrasto che ha portato alla conclusione di decine di operazioni (ad esempio “Andromeda2”, “Nuove Leve”, “Filo Rosso”) che hanno fortemente scompaginato tutte le articolazioni della criminalità organizzata, è stato il capo della Squadra Mobile di Catanzaro, Nino De Santis, in assenza del primo dirigente del commissariato di Lamezia, Marco Chiacchiera. Il fatto che Lamezia sia stata sciolta per la terza volta “dimostra a che cosa siamo difronte”, dice il capo della mobile.

“L’azione investigativa della polizia giudiziaria è stata straordinariamente efficace - aggiunge - con un centinaio di esponenti mafiosi arrestati e una decina di operazioni di polizia e altrettante operazioni realizzate dall’arma dei carabinieri”. Questo però testimonia il persistere della presenza della criminalità organizzata sul territorio lametino. “Siamo al terzo scioglimento per infiltrazioni mafiose - ribadisce De Santis - questo dimostra la capacità delle cosche di organizzarsi, rivitalizzarsi e di mimetizzarsi, ciò deve preoccupare e indurre ad un’azione di contrasto ancora più costante e pressante”. Nonostante i numeri di reati siano in calo, lo scioglimento è sintomo che, afferma ancora il capo della mobile “le cosche siano in grado di infiltrarsi, e per la terza volta, nell’apparato amministrativo, questo fa pensare che se da un lato si ha l’efficacia della polizia, dall’altro c’è anche una tendenza delle organizzazioni criminali a tenere un profilo più basso per evitare un’azione così significativa”.

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“Non bisogna bassare la guardia – conclude - e pensare di aver risolto problema, pensando ad un livello più basso di reati. Certo non sono più gli anni delle guerre di sangue a Lamezia perché il problema non è solo il fatto di sangue ma è strutturale. E’ la capacità della criminalità di immedesimarsi con settori della vita economica del territorio”. E poi, un appello a tutte le istituzioni e ai cittadini “la Polizia da sola non è in grado di sradicare il fenomeno: vi è la necessità di tutte le istituzioni e i protagonisti della vita sociale, a partire dalle scuole alle organizzazioni di lavoratori, di collaborare. Solo l’azione combinata può determinare un cambiamento radicale della situazione”. L’intreccio tra ‘ndrangheta e politica non è, quindi, passato inosservato, attualmente nella provincia di Catanzaro risultano 4 comuni sciolti per mafia: Sorbo San Basile, (dal 13.06.2017), Cropani (dal 31.07.2017), Petronà e Lamezia Terme (dal 22.11.2017).

Per il Questore Amalia di Ruocco, questa iniziativa è rilevante perché “ai cittadini il numero interessa poco, è importante la percezione. Tutto ciò deve servire a far crescere nei cittadini il senso di fiducia verso la polizia di stato in un’ottica del miglioramento continuo: migliorare la qualità del nostro lavoro prestando attenzione ai destinatari, al territorio”. Il Questore intende, quindi, ringraziare non solo gli operativi ma anche i collaboratori “meno visibili” così come la Digos, per il lavoro nel contrasto al terrorismo e il nucleo di S.O.S. dei carabinieri. La Di Ruocco ricorda anche l’arrivo alla Questura di Catanzaro del Commissario capo dottor Tortorelli, quarto funzionario della squadra mobile, e il dottor Amendola, nominata dirigente dell’ufficio immigrazione.

Al Capo di gabinetto, la dottoressa Palmisano, il compito di addentrarsi nel Bilancio Sociale soffermandosi sulle attività di competenza, come i controlli durante le manifestazioni di piazza e sportive che richiedono maggiore attenzione a seguito delle normative scaturite dai fatti di Torino. “E’ importante un controllo a monte dell’evento, prima di arrivare al divieto e all’imposizione delle prescrizioni”. La Palmisano parla anche delle attività con altre istituzioni soprattutto rivolte ai giovani (cyberbullismo) e al contrasto alla violenza sulle donne. Diverse anche le attività di formazione e di benessere del personale come gli screening gratuiti ma anche le donazioni Avis: “sono tutte attività per unire il personale”, evidenzia il Questore.

In aumento i reati a sfondo sessuale

Sulle attività più operative, è intervenuto il Capo della squadra mobile, Nino De Santis che ha spiegato come nel territorio della provincia “le manifestazioni criminali si identificano con l’azione della ‘ndrangheta che è il problema numero uno”. Un riferimento lo fa anche alla criminalità “comune” le cui manifestazioni più evidenti sono da attribuirsi alle comunità “rom” da diverse generazioni stanziali a Lamezia Terme e a Catanzaro. Dapprima dedita ai furti, alle estorsioni e al “cavallo di ritorno”, ha alzato le sue mire estendendo il suo campo d'interesse nel traffico di stupefacenti ed armi, stringendo anche connivenze con la criminalità organizzata di questa provincia e di quelle limitrofe.

“Cambiano i tempi - dice - e cambiano i reati. Bisogna cogliere l’evoluzione”. “Bisogna prendere atto che una serie di reati sono in calo – afferma De Santis – sono in calo i reati contro il patrimonio, rapine… questo è un segnale incoraggiate”. Da non sottovalutare l’incidenza dei reati a sfondo sessuale e in danno a minori e donne al quale nel Bilancio Sociale è dedicato un ampio spazio. In particolare, è emerso che il reato di stalking non è affatto in diminuzione, continua ad essere un delitto sommerso perché le vittime, nonostante varie campagne di sensibilizzazione, anche attraverso spot televisivi, non denunciano per vari motivi: paura, vergogna, mancanza mezzi sostentamento. Le vittime sono nella quasi totalità donne, mentre gli autori sono uomini che hanno avuto un legame nella maggior parte dei casi sentimentale con le persone offese. A Catanzaro lido, in particolare, è emerso un caso anomalo di un uomo che perseguitava un altro uomo nell'ambito di conflittualità lavorative.

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Alla conferenza è intervenuto anche il responsabile ufficio prevenzione e soccorso pubblico, Giacomo Cimarrusti, che si è concentrato a informare sulle attività delle volanti, “è necessario non solo conoscere le norme – dice - ma è importante anche essere psicologi e sociologi”. In merito alla collaborazione tra forze di polizia, De Santis, evidenzia “a me preme segnalare come molte attività investigative sono condotte dalla squadra mobile, in particolare in materia di criminalità sono organizzate con il Commissariato di Lamezia Terme. Sono convinto - aggiunge - che in un momento in cui e risorse generali sono limitate, il compito di un dirigente è razionalizzare risorse a disposizione”. E’ con i risultati, quindi, che si è dimostrato il frutto di questa sinergia.

“Il cittadino calabrese deve scegliere da che parte stare”, ha concluso il Questore Amalia Di Ruocco, “c’è necessità di un lavoro di prevenzione più che di repressione e, per questo il cittadino deve scegliere di stare dalla parte della giustizia. Deve avere fiducia per trovare il coraggio di uscire dalla sua cultura e intraprendere la strada delle regole per lo sviluppo anche economico che la Calabria si merita".

Ramona Villella

Attività del Commissariato P.S. di Lamezia Terme

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