Calabria al primo posto per popolazione raggiunta dalla banda larga

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Catanzaro - L'Italia è quartultima in Europa per lo sviluppo digitale, ampiamente al di sotto della media europea e dietro solo a Paesi quali Grecia, Bulgaria e Romania. Solo il 15% delle imprese italiane è raggiunto dalla banda ultra-larga, contro il 32% della media europea, mentre l'11% delle aziende si è attrezzato per vendere online i propri prodotti, contro una media Ue del 20%. Nel quadro di un Paese in ritardo, al Sud tuttavia qualcosa si muove: il Mezzogiorno, infatti, con l'11,8% di imprese che utilizzano i canali online per la vendita dei propri prodotti, è sopra la media italiana e supera il Centro (9,5%) ed il Nord Ovest (10,7%), mentre è indietro solo al Nord Est (12%). Le regioni del Sud, inoltre, nel 2016 risultano essere nei primi cinque posti della classifica nazionale per percentuale di popolazione raggiunta a 30 Megabit per secondo, con la Calabria al primo posto (76%), la Campania al secondo (65,2%), la Puglia al terzo (53,8%) e la Basilicata al quinto (42%), sopra la media italiana del 35,4%.

I dati sono emersi oggi nel corso dell'incontro organizzato da UniCredit, dal titolo "S.U.D.4.0: Dalla terza rivoluzione industriale verso l'Industria 4.0" che si e' svolto a Napoli, nell'aula magna del centro congressi dell'Università Federico II. Se si prende pero' in considerazione la banda ultra-larga di ultima generazione (100 Megabit per secondo), lo scenario cambia: solo la Campania resiste al terzo posto della classifica italiana con il 14% di popolazione raggiunta, dietro alla Lombardia (che guida la classifica con il 25%) ed al Lazio (seconda regione italiana con il 22%). Le restanti regioni del Sud sono più indietro e lontane dalla media italiana dell'11%. La Calabria è al 12mo posto in Italia con il 3% di popolazione raggiunta dalla banda ultra-larga.

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