Calabria: Centrale Turbogas a Pianopoli, contraria anche Italia Nostra

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Lamezia Terme - "Italia Nostra Calabria - Sezione Ambiente - si schiera in modo deciso ed inequivocabile contro la realizzazione di una centrale termoelettrica alimentata a gas, che dovrebbe realizzarsi nei pressi del centro commerciale due mari. Il progetto, per come è dato sapere, è stato presentato dalla EDISON e ha ottenuto il via libera definitiva dal Ministero dell’Ambiente, il 17 settembre 2014". Così Italia Nostra che ricorda, come già fatto dai Cinque Stelle, che "il progetto è del 2006: tutto è passato sotto silenzio e pure interessa i comuni di Lamezia Terme, Amato, Feroleto Antico, Marcellinara, Serrastretta, Maida, Pianopoli, ma nessuna amministrazione a quanto risulta ha preso posizione pubblica. l’EDISON ha cinque anni per realizzare la centrale le cui caratteristiche sono: una configurazione in multiple shaft, composta da due turbogas (della potenza elettrica complessiva di circa 544 MWe), una turbina a vapore (con potenza elettrica di circa 272 MWe), per una potenza complessiva di impianto pari a 817MWe, con un rendimento complessivo netto fino a circa il 56%; - un sistema di raffreddamento ad aria attraverso un unico condensatore collocato nella parte sud-ovest del sito di centrale; - quattro generatori di vapore ausiliario modulabili, della capacità di circa 3t/h di vapore necessari per l'avviamento della centrale; - 2 camini principali di emissione in atmosfera di altezza pari a 50 m e diametro pari a 6,5m; - 4 camini ausiliari di emissione relativi alle quattro caldaie ausiliarie; - una sottostazione elettrica realizzata in GIS (Gas Insulated Substation); - un elettrodotto interrato da 380 kV, a singola terna, che si svilupperà per una distanza di circa 8 km e collegherà la nuova Centrale con la stazione elettrica esistente di Feroleto; la Centrale della Società Edison S.p.A. di Pianopoli presenta come scarico il fiume Amato".

"Nel convegno promosso nei giorni scorsi da Italia Nostra,WWf e altre associazioni ambientaliste sull'eolico - preicsano poi - si ha avuto modo di dimostrare che la Calabria produce energia oltre il 60% del proprio fabbisogno.Che senso ha insistere nel produrre energia, attraverso l’uso di combustibili derivati dal fossile e non da fonti rinnovabili?E' fuori da ogni buon senso tutto ciò. E' pericoloso e non è ecologico.Invitiamo anche in questo caso a fare fronte comune. Le associazioni ambientaliste a partire da Italia Nostra facciano sentire il loro peso per svegliare la coscienza dei cittadini e delle amministrazioni dormienti. Il bene comune - concludono - prima di tutto. Prima delle centrali, prima del consumo sfrenato del territorio,prima della sua devastazione come ci si propone con i 'parchi eolici' o con certe adozioni di Psc.

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