Calabria: Liquidatori Sorical, piano debito per salvare società

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Catanzaro - È stato presentato a Catanzaro, dai liquidatori della Sorical, Sergio Giordano e Baldassare Quartararo, l'accordo di ristrutturazione del debito della societàpubblico-privata che gestisce la gran parte degli impianti idrici calabresi. "L'obiettivo del piano, raggiunto anche grazie all'amministrazione regionale - ha spiegato Giordano - è quello di salvare la societàe renderla ancora appetibile per soci privati che adesso potranno partecipare al bando di gara che di qui a poco la Regione Calabria pubblicherà". I debiti della societàammontano a 380 milioni di euro e sono stati contratti nei confronti di 200 creditori tra cui Enel e Depfa Bank. "Di questi debiti - ha chiarito Quartararo - 190 milioni sono scaduti e dunque esigibili. Su questi è stato trovato un accordo che consentiràalla societàdi gestirli in serenità. I 23 milioni di euro di debiti scaduti che abbiamo nei confronti della Dapfa Bank e una parte di quelli contratti con societàfornitrici energia, saranno pagati subito dopo l'omologa dell'accordo. Quelli, invece, restanti con Enel entro 11 anni. I creditori minori, prevalentemente locali, saranno soddisfatti al massimo entro cinque anni dopo un acconto del 30%". Secondo la società, la causa principale dei problemi economici della Sorical continuano ad essere i crediti vantati nei confronti dei Comuni.

"Se tutti fossero puntuali nei pagamenti - hanno sottolineato i liquidatori - non avremo questi problemi. I Comuni oggi hanno la possibilitàdi fare piani d'emergenza per il pagamento dei debiti contratti. Li facciano e noi non saremo costretti a ridurre l'erogazione dell'acqua". Giordano, in merito alla paventata possibilità, annunciata dal sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo, di procedere giuridicamente contro Sorical per il danno della tubatura dell'impianto di Alli, ha detto che il primo cittadino del capoluogo "è stato evidentemente mal indirizzato perché i fatti di Alli non stanno come vengono esposti. Abramo dovrebbe sapere che il tempo logora tutto, anche la tubatura di Alli, sulla quale oggi stiamo comunque lavorando. I danni, perciò, non dipendono da noi, cosìcome non dipende da noi l'inondazione avvenuta".

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