Caruso: di nuovo in agitazione lavoratori della Fondazione Terina

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Lamezia Terme - “Ancora una volta, e con mio grande rammarico i lavoratori della Fondazione Terina, mi danno comunicazione di rientrare in stato di agitazione per la mancata attuazione della legge regionale 24 del 2013 e per l'arretrarsi di quattro mensilità non retribuite”. Informa in una nota la consigliera comunale Carolina Caruso. “Tutti ricordiamo gli scioperi - continua - che si sono protratti con toni aspri e vessatori, che hanno messo a repentaglio la salute stessa dei lavoratori, provati dagli atteggiamenti dilatori del governo regionale che ha lasciato i dipendenti della stessa allo sbaraglio e senza un futuro certo. I lavoratori e chi la pensa come me, siamo del parere che a questo punto non servono i trasferimenti presso altre sedi ma occorrerebbe che la Fondazione Terina esplicasse la sua mission che si identifica nella ‘ricerca agroalimentare’. Anche Oliverio la pensa esattamente in questo modo, in un suo intervento pubblico molto recente ha esaltato il cosiddetto ‘Piano di Sviluppo Rurale’, ha detto che la Calabria è seconda solo alla Puglia per produzione di olio, o forse quasi alla pari, che dobbiamo dare slancio alle filiali produttive agroalimentari, per creare fattori di crescita, che dobbiamo puntare sulle innovazioni tecnologiche della ricerca e offrire a tanti giovani lo spazio in laboratori adeguati, e che quindi e naturalmente la Fondazione Terina si presta a questi ardui compiti”.

“Anzi il governatore Oliverio decanta la Fondazione Terina - conclude - quando dice che un suo amico, scienziato che é stato pure parlamentare e ministro abbia detto visitando la struttura di trovarsi davanti un agglomerato di strumentalizzazioni tecnologiche tra le più avanzate in Europa. Ora premesse tutte le buone intenzioni mi auguro che non si scegliesse di fare il contrario in quanto é facile risolvere i problemi degli enti in crisi facendoli morire. Ricordiamo a tal riguardo le sorti della Fondazione Campanella, che ha rimandato tutti a casa”.

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