Caso beni culturali abbandonati a Lamezia, Sindaco: “Entro l’estate tutti aperti”

licchetto-cancello-castello-nicastro-2017.jpg

Lamezia Terme – Beni storico-culturali della città fruibili, e quindi tutti aperti, entro l’estate. È questa ora una delle priorità imminenti per l’Amministrazione, soprattutto da quando la città di Lamezia è stata anche citata dal famoso quotidiano britannico The Telegraph come meta da visitare per particolari siti di interesse. Più che un riconoscimento, una batosta che ne evidenzia la dura realtà: si descrivono le bellezze degli scavi archeologici di Terina, del Bastione di Malta e del castello Normanno Svevo che però ormai da troppo tempo sono inaccessibili al pubblico. Il rischio è che anche per l’estate 2018 i turisti che fanno scalo a Lamezia, ma anche tutti gli altri cittadini, si possano nuovamente trovare davanti ai cancelli sbarrati.

lamezia_telegraph.jpgLamezia su The Telegraph

Iniziano le pulizie agli scavi di Terina

“Quanta delusione e amarezza ho provato nel mostrare ai miei amici di Modena un tale "spettacolo", ci segnalava su il Lametino.it nel mese di luglio la signora Eugenia che li aveva portati in visita agli scavi archeologici di Terina, chiusi e abbandonati a meno di un anno dall’inaugurazione con finanziamenti per un milione di euro. Il caso, dopo il nostro articolo, fu ripreso anche da il Fatto quotidiano.

Ma proprio all’interno del parco, e in collaborazione con il Comune, sono da qualche giorno iniziati i lavori di pulizia da parte degli operai della cooperativa Malgrado Tutto. Ci sono però i lavori bloccati al Bastione di Malta dopo un’interdittiva antimafia alla ditta a cui erano stati subappaltati alcuni interventi, teatri comunali e palazzi storici della città ancora senza una vera e propria destinazione d’uso o un progetto in atto.

terina-6.jpgGli scavi archeologici di Terina a Luglio

“Istituita task force con assessori per monitorare bandi”

E’ proprio per tutti questi motivi che il sindaco Mascaro ha annunciato di aver creato una vera e propria task force con gli assessori Petronio, Gullo, Cicco e Costanzo per focalizzare l’attenzione al meglio sui prossimi bandi da presentare.

“La riapertura dei siti archeologici – ha ribadito il Sindaco a il Lametino.it – è una delle tre grandi priorità di questa annata insieme al Psc e alla fuoriuscita dal piano di riequilibrio, una riapertura estesa anche a tutte le strutture comunali chiuse, per le quali è un peccato restino tali, come ad esempio palazzo Blasco”. Il primo cittadino cita poi anche, oltre ai tre grandi siti di interesse (Bastione, Castello, Terina), il teatro Russo, la riqualificazione del parco di via Garibaldi, il chiostro di San Domenico o il centro interculturale di via De Filippis già dotato di arredi ma ancora inutilizzabile.

“Proprio due giorni fa – ha rassicurato Mascaro – l’assessore Costanzo ha fatto anche visita al Museo della Memoria e alla sede dell’enoteca regionale per ragionare su possibili utilizzi e a breve dovranno partire tutti i bandi di gestione. Bandi – precisa ancora, soprattutto in merito agli scavi di Terina – che devono per forza essere di evidenza pubblica e non di gestione diretta da parte del Comune, siamo già in difficoltà perché oggettivamente operiamo con pochi dirigenti e c’è carenza di personale, non può fare tutto il Comune”.

bastione.jpgBastione di Malta

“C’è molto fermento ma ora bisogna passare alla fase concreta”

Sui lavori per l’acquisizione e valorizzazione del bastione di Malta, nuovamente in standby, ha poi dichiarato: “I lavori stavano per riprendere quando, alla società che ha avuto il subappalto, è arrivata un’interdittiva antimafia. Stiamo aspettando che la ditta ci comunichi un altro soggetto per quella tipologia di lavori, i quali dovrebbero riprendere a breve e durare non più di 46, 60 giorni”, mentre, sul centro polivalente di via De Filippis aggiunge: “Lì la strada era già tracciata perché sono stati utilizzati dei finanziamenti che hanno portato la struttura a completamento, bisogna al più presto partire anche in questo caso con un bando che però rispetti la sua particolare tipologia progettuale. C’è insomma molto fermento in tale senso tra i miei assessori – conclude il Sindaco – ma bisogna passare alla fase concreta. Entro l’estate tutti i beni dovranno essere fruibili, se non ci riusciamo significa che in qualcosa abbiamo toppato”.

Alessandra Renda 

© RIPRODUZIONE RISERVATA