Caso Malgrado Tutto su Rai: "Come riesce a convivere con la mafia?" Conte: "Facciamo comunella"

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Lamezia Terme  -  Le telecamere del programma della domenica “L’Arena”, condotto da Massimo Giletti, sono tornate a far visita al Cas di Lamezia Terme gestito dalla Cooperativa Malgrado Tutto. I toni, dalla scorsa settimana, quando fu mandato in onda un video che mostrava le immagini del centro di accoglienza, si sono fatti più accesi e la discussione è continuata nello studio Rai.

Giornalista: “C’è ancora la mafia qui?”

Conte: “C’è ancora la mafia in giro, dove ti giri c’è una cosca”.

Giornalista: “E lei come riesce a convivere con questa mafia, fate…comunella?”

Conte: “Facciamo comunella”.

Giornalista: “Quindi lei è mafioso?”

Conte: “Ti spiego come sono mafioso io, perché lo sono tutti qua: se io vado a comprare il pesce da qua a Cosenza, il pesce che io compro è mafioso, se vado a comprare la carne lo stesso, c’è un business della carne, del pesce…”.

Giornalista: “Quindi lei è mafioso?”

Conte: “E per forza di cose, dove devo andare a comprarla, in Venezuela?”

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Pesanti le accuse che vengono mosse alla cooperativa: cattiva gestione della struttura, sporcizia, degrado, poca attenzione agli ospiti, costretti, secondo quanto raccontano, a lavorare in vari progetti per un compenso di dieci euro al giorno, senza avere la possibilità di accedere al pocket money.

Raffaello Conte precisa poi alla giornalista della Rai: “Guadagno 1.200 euro al mese, ma in questo ultimo mese mi son dovuto far aumentare 5.000 euro per tre mesi perché mi devo comprare la casa, i soldi li prendo dalla cooperativa perché li avanzo da quelli che ho anticipato”. “Il mio sogno sai qual è?” dice ancora Conte alla giornalista: “Prendere qualche ragazzo di loro dove non ci sono guerre, andare a prendere mille ettari di terreno e riportarli in Africa”.

A rappresentare la cooperativa e la sua gestione, l’avvocato Eugenio Francesco Caputo, in un uno contro tutti che ha visto dall’altra parte i rappresentanti di alcune associazioni che si sono occupate della questione e il senatore del Movimento Cinque Stelle, Nicola Morra che ha visitato recentemente il centro, accompagnato da alcuni rappresentanti di Libera e Cittadinanza Attiva per la campagna LasciateCIEntrare.

Alle accuse mosse in studio, l’avvocato della Cooperativa ha ribadito come la Malgrado Tutto operi da anni sul territorio e di come sia la Prefettura ad inviare gli immigrati nel centro di accoglienza. L’avvocato ha fatto vedere agli spettatori della trasmissione un’altra faccia del centro di Pian del Duca una realtà dove “i ragazzi si sono integrati” afferma. In merito alle immagini di una delle stanze del centro in condizioni igienico-sanitarie precarie il legale spiega: “Si tratta di una delle stanze in cui gli operatori del centro che devono fare le pulizie non possono entrare”. “C’è differenza tra la pulizia dei locali diurni e notturni, anche per motivi di carattere religioso” sostiene ancora Caputo. In merito al numero degli ospiti del centro il legale dichiara “100-150 persone”, mentre il senatore Morra sostiene che ce ne siano 261. “Io non sono venuto qui a dire che nella cooperativa è tutto rose e fiori - evidenzia ancora il legale di Conte - dico che ci sono delle situazioni che vanno spiegate. Chi non ci lavora non sa che gli ospiti della cooperativa non gradiscono che gli operatori entrino nelle loro stanze”. E, sul Cie che dicono sia stato chiuso perché: “Uno dei peggiori d’Italia”, l’avvocato di Conte ribatte: “Mostratemi un documento ministeriale della prefettura o del Ministero dell’Interno dove c’è scritto che il Cie è stato chiuso per questa ragione”.

Ai giornalisti, invece, che con le telecamere Rai hanno visitato il Cas di Pian del Duca, Raffaello Conte ha risposto con un "gesto" e raccontando di una Lamezia che, inevitabilmente, si dovrebbe, secondo il suo punto di vista, abbassare al giogo dei clan del territorio. Una visione che divide e spacca l’opinione pubblica: da una parte c’è chi difende la gestione a spada tratta e dall’altra chi, invece, denuncia da anni le modalità di gestione dei centri d’accoglienza da parte della Malgrado Tutto. Più volte è stata rimarcata, in studio, la necessità di accertare eventuali responsabilità: chi ha il compito di monitorare su determinate situazioni? Quali sono gli organi preposti? Come poter fare per evitare che, alla fine, l’accoglienza non si trasformi in mero business?

VIDEO INTEGRALE

http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-d5532940-a2bc-4e84-aa7d-0a7f2c0c5602.html

 

 

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