Consiglio dei Ministri a Reggio Calabria: proteste e reazioni

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Reggio Calabria- Non si fanno attendere le prime reazioni alla riunione del Consiglio dei Ministri previsto per le 15. Da più fronti, arrivano a caldo commenti, anche con toni polemici, tuttavia con l’auspicio che questa giornata possa essere realmente utile a risolvere le problematiche che frenano lo sviluppo della Calabria. In piazza anche la protesta di alcune sigle sindacali.

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Reazioni

Magorno (Pd): “Servono fatti concreti, non azioni dimostrative”

"In queste ore diversi esponenti di governo stanno annunciando la discesa in Calabria come fosse il giorno della risoluzione di tutti i problemi. Dichiarazioni, tweet e post, un insieme di inutili parole vuote. La Calabria - continua Magorno - non ha bisogno di azioni dimostrative, ma di fatti concreti, di opere strategiche, di risposte immediate che fino ad ora il governo giallo-verde non ha messo in atto. Invece tocca a noi, che governiamo la Calabria, mettere in campo, in questo scorcio di legislatura regionale, un'ampia azione riformatrice utile e necessaria per il rilancio e lo sviluppo della nostra regione".

Confindustria Rc: “Chiediamo attenzione alle più urgenti questioni della nostra terra, a cominciare da Gioia Tauro"

"Gli industriali della città metropolitana di Reggio Calabria guardano con estremo interesse alla riunione del Governo nazionale nella nostra città, e scrivono significandole la nostra speranza riguardo alle più urgenti questioni della nostra terra, a cominciare da Gioia Tauro, sede del più importante porto italiano di transhipment e principale sistema economico della Calabria. Da imprenditori, apprezziamo la scelta dell'Esecutivo da lei presieduto di uscire da Palazzo Chigi e di tenere una propria seduta nella nostra regione, ricca di potenzialità economiche ma al tempo stesso dominata da una condizione di criticità strutturale che, secondo i principali osservatori economici e sociali, a cominciare dallo Svimez, continuano a portare questa terra verso una condizione di marginalità e di desertificazione industriale, con la perdita di chance per i giovani". È quanto scrive il presidente di Confindustria Reggio Calabria, Giuseppe Nucera. "In vista della riunione del Consiglio dei Ministri, signor presidente - aggiunge - mi preme investirla, nella sua qualità, di una richiesta di attenzione da parte del Governo nazionale sul versante della reputation del nostro territorio e in particolare del Porto. Gioia Tauro non è il porto della malavita e della 'ndrangheta".

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